CANTAGALLO. Nel corso dell’ultimo consiglio comunale (tra le comunicazioni della presidenza del consiglio) è stata data notizia dell’imminente invio di un documento politico sottoscritto da tutti i gruppi consiliari del comune riguardo alla realizzazione della nuova stazione elettrica di trasformazione (stazione Terna).
Il documento è stato inviato al presidente del consiglio dei Ministri Gentiloni, ai ministri Del Rio, Lorenzini e Galletti nonché al presidente della Regione Rossi e all’assessore all’ambiente Fratoni.
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Paolo Gentiloni
Al Ministro alle infrastrutture Graziano Delrio
Al Ministro della sanità
Beatrice Lorenzin
Al Ministro dell’ambiente
Gian Luca Galletti
Al Presidente della Regione Toscana
Enrico Rossi
All’Assessore all’ambiente della Regione Toscana
Federica Fratoni
Da qualche anno la Val di Bisenzio è stata individuata da Terna come sito di interesse nazionale all’interno del Piano di Sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale (RTN). Il Piano di Sviluppo del 2011, infatti, prevederebbe la realizzazione di una nuova stazione elettrica di trasformazione 380/132 kV nell’area a nord di Prato da raccordare alla limitrofa rete di alta tensione locale.
Fin da subito abbiamo espresso la nostra contrarietà all’opera basandoci su tre elementi:
- rischi per la salute pubblica
- valutazione sulla reale necessità dell’opera
- impatto paesaggistico.
Ad oggi, le risposte fornite da Terna su questi punti sono parziali ed insoddisfacenti, ancora di più dopo la nuova ipotesi di localizzazione della centrale, che dalla zona di Savignano, dovrebbe essere spostata – fatto salvo l’intero iter autorizzativo – nella zona di Moschignano: frazione che se da una parte non è sottoposta – come la prima – ad alcun vincolo paesaggistico, dall’altra presenta però un rilevante insediamento urbanistico a poche decine di metri dal sito individuato.
Queste motivazioni ci portano a confermare la nostra assoluta contrarietà all’opera, non avendo ricevuto alcuna risposta o rassicurazione sulle questioni che poniamo.
Siamo e saremo a fianco dei cittadini che legittimamente e civilmente protestano e chiedono di sospendere quest’opera, ma non vogliamo che il nostro NO sia dettato da motivazioni ideologiche; anzi, da amministratori pubblici sentiamo forte la responsabilità di rappresentare le istanze ed i bisogni del nostro territorio ma non vogliamo sottrarci al confronto e ad entrare nel merito del progetti, con la coscienza e la consapevolezza di volere e dovere agire per la tutela della salute dei nostri cittadini e per la difesa del nostro territorio.
Ecco perchè riteniamo irrinunciabile che Terna – e tutti gli Enti competenti – rispondano alle questioni che abbiamo posto fornendoci tutti quegli elementi che permettano una valutazione seria ed approfondita.
I nostri cittadini hanno il diritto di tutelare la qualità della vita delle loro famiglie ed i loro beni e noi sentiamo il dovere di supportarli fino ad utilizzare ogni possibilità che lo Stato di diritto ci mette a disposizione.
Noi chiediamo agli Enti competenti la verifica attualizzatasulla necessità dell’opera, visto che lo studio di Terna prende in considerazione il periodo 2002/2012, richiediamo obbligatoriamente una Valutazione Ambientale Strategica, una Valutazione di Impatto Strategica ed una vslutazione di impatto sanitario, che superi la normativa di riferimento (l. 36/2001, DPCM 8/7/2003).
Riteniamo questo l’unico modo per comprendere se il nostro territorio sia in grado di ospitare una tale opera o questa, al contrario, sia inutile o addirittura dannosa.
Seguiremo con grande attenzione l’evolversi della vicenda, pronti ad intraprendere tutte le iniziative, politiche ed amministrative verso tutti gli Enti interessati e coinvolti nella decisione, a tutela della comunità di Cantagallo che questa Istituzione rappresenta.
Il Consiglio comunale di Cantagallo allora auspica che trovino una concreta applicazione le parole del Ministro Graziano Delrio, rilasciate nell’intervista a L’Espresso dello scorso 12 marzo, con l’auspicio che queste frasi possano trovare applicazione in questa particolare circostanza che tanto disagio sta procurando alla nostra comunità:
“Grandi opere? Meglio tanti piccoli progetti e poche grandi opere, solo quelle veramente utili. La legge obiettivo? Un sistema pericoloso che abbiamo abolito. Le proteste contro i mega-cantieri? Vanno realizzate le opere di cui la popolazione è convinta, il dibattito pubblico dev’essere la pre-condizione per farle”.
Gruppo consiliare Cantagallo Destinazione Futuro
Gruppo consiliare Vivere Cantagallo
Gruppo consiliare La Città per Noi