PISTOIA. E così, mentre il Pd spendaccione si pavoneggia con il Giardino Volante costato oltre un milione di euro per 8000 mq, il resto della città e la periferia fanno i conti con giardini pubblici con erba al limite della giungla, come alle Fornaci, e con impianti sportivi che ormai lo sono soltanto per ricordo come a Piteccio.
Quanta differenza passa tra una seria gestione della cosa pubblica ed una visione elitaria, intellettuale e radical chic dei beni pubblici.
Senza contare che aver aperto un giardino simile di fronte al Sert non appare certamente manovra intelligente, ma forse i tempi di spostamento di quest’ultimo servizio, dove accedono persone con gravi problemi di droga e alcool, non collimava con l’urgenza della campagna elettorale.
Proprio in questi giorni si può osservare l’abilità dei nostri amministratori nel cercare di far dimenticare ai cittadini, con l’ultimo straordinario evento come lo fu la biblioteca anni fa, che non ci sono più nemmeno i soldi per garantire la manutenzione ordinaria di strade, marciapiedi, scuole, giardini.
Con un milione di euro si potevano sistemare tutti i giardini della città, renderli più accoglienti e riqualificare così i quartieri di tutti, senza costringere le famiglie a dover ammirare ossequiosi e “meravigliati”, i giochi realizzati come opere d’arte (o viceversa?!). Con la speranza che i tanti spigoli, gli scalini e il cemento abbondante (ma quanti metri cubi ne sono stati buttati laddove vi era solo verde?) non siano teatro di qualche brutto scivolone.
[*] – Capolista candidato alle regionali con Giorgia Meloni, ospite