PISTOIA. Non siamo fotografi provetti: i tre scatti che corredano queste poche righe non sono nostri, ma ci sono stati inviati da un cittadino pistoiese che si firma “un innamorato di Pistoia” e che scrive “caro Barni, l’ammiro per il coraggio che ha nel denunciare le magagne della nostra amatissima città.
Questa era la situazione nella ‘discarica’ di Vicolo dei Cipollini (o sdrucciolo) a Pistoia la mattina di sabato 7 maggio all’incirca alle 10, in pieno orario di mercato, nel momento di massima frequentazione del centro storico, da parte dei residenti ma anche dei turisti.
Il vicolo è quello che inizia accanto al ristorante Gargantuà in Piazzetta dell’Ortaggio e termina in via Cavour, davanti al negozio di barbiere.
Mi perdoni se non do le mie generalità, ma a Pistoia, nella nostra Pistoia liberale, mi toglierebbero l’unica cosa che mi è rimasta, ovvero la ‘cittadinanza pistoiese’.
Purtroppo non scherzo: le vendette sono all’ordine del giorno da queste parti. Ah, dimenticavo: è tutto incredibilmente (?) autentico. Questa è la pulizia di Pistoia prossima Capitale italiana della cultura”.
Crediamo che non ci siano commenti da fare: le immagini parlano chiaro, sin troppo. Con la morte nel cuore, pubblichiamo tutto ciò, sperando che servano a qualcuno per fare meno discorsi e più fatti.
[Gianluca Barni]