Dopo una serie cospicua di false dichiarazioni e documenti fasulli, che la procura di Pistoia non vuole rilevare, ecco i dinieghi dell’ingegner Gelli con il presumibile scopo di impedire che si veda che i lavori realizzati a Lecceto non hanno alcuna legittimazione. Se non è così, perché rifiutate l’accesso agli atti? Fate vedere tutto: è tutto pubblico e i segreti non hanno senso in edilizia
Vi sembra possibile che io possa cedere alle manie del signor Claudio Curreli, della signora Patrizia Martucci, del capo-procura signor Tommaso Coletta e di tutta la teoria dei custodi della legalità pistoiese, se pretendono che io creda, fideisticamente, agli ammassi di documenti falsi, illeciti, irricevibili di cui si fa forte il Comune di Quarrata, dalla sindaca inutile Sabrina Sergio Gori, all’occhio magico del Mazzanti, protetto dal Bai, che fa soltanto guai; e dal suo beneamato Iuri Gelli, che vuol darci ad intendere che a nuotare non sono i pesci ma gli uccelli…?
SICCOME I DOCUMENTI SONO FALSI
ARRESTATE SE MAI LA PERISTÀLSI!
A NAPOLI – che la procura di Pistoia dovrebbe conoscere a menadito – dicono è inutile a mettere ’o rum… ’nu strunz nun addeventa babbà!
La stessa cosa, più o meno, accadde nel blog di un caro amico. Blog politico che parlava di politici e che citò, un giorno, una certa signora famosa in politica. Sotto la quale comparve un poco lusinghiero commento. Vogliamo fare i politicamente corretti? L’epiteto indicava la «signora moglie del maiale».
L’amico si precipitò a togliere l’insulto, ma ne seguirono almeno altri 500 a fila. Stesso contenuto. Alla fine, costretto a chiudere il blog e a eliminare il richiamo a quella precisa donna politica, l’amico ricevette una mail in cui il commentatore suiniano scrisse: «Fa’ quel che ti pare. Lei (nome/cognome) resta comunque la “signora moglie del maiale”!».
La stessa cosa è successa contro di me, che pure non mi chiamo Giovanna la pazza, anche se il 90% di chi mi conosce mi considera tale, un folle. Ma essere definiti pazzi è assai facile, da sempre. Bastano due cose: non essere dei coglioni di quelli che non stanno nelle mutande ma circolano per le strade (e soprattutto negli uffici pubblici in senso lato); e non voler credere che i politici e gli uomini di potere volino come i somari.
In altri termini, per semplificazione amministrativa, per non essere considerati pazzi in qualsiasi società, bisogna fare quello che vogliono gli altri: il famoso giochino del bunga-bunga o, alla fiorentina, del buco pillonzi (per spiegazioni vedi qui).
Ora, vi sembra possibile che io possa cedere alle manie del signor Claudio Curreli, della signora Patrizia Martucci, del capo-procura signor Tommaso Coletta e di tutta la teoria dei custodi della legalità pistoiese, se pretendono che io creda, fideisticamente, agli ammassi di documenti falsi, illeciti, irricevibili di cui si fa forte il Comune di Quarrata, dalla sindaca inutile Sabrina Sergio Gori, all’occhio magico del Mazzanti, protetto dal Bai, che fa soltanto guai; e dal suo beneamato Iuri Gelli, che vuol darci ad intendere che a nuotare non sono i pesci ma gli uccelli?
Diceva la professoressa Gazzarrini, anarchica fondamentalista, ai tempi dell’ultimo liceo Forteguerri (oggi, pistoiesi, è stato cancellato dalla vostra idola Rita Flamma…), andiamo avanti con una sbottacciata. Se in procura non sanno cos’è, glielo spieghiamo per tabulas (troppo spesso rasas…).
Recentemente ho cercato di accedere alla documentazione che attesta le piene conformità di tutti i lavori realizzati sulla Via Vicinale di Lecceto dal 1995 ad oggi.
Quello che segue sono le prove provate di ciò che è accaduto sotto il naso di tutto l’Utc (dal geometra Franco Fabbri ai geometri Giorgio Innocenti a Fiorello Gori, salvo se altri), non escluso il megadirigente XXXL Iuri Gelli che, per salvare il popò a tutti i suoi conoscenti e simpaticoni dell’area, s’inventa che:
via di lecceto non esiste: è solo un’area privata e, quindi, lui non ha potere d’intervento su di essa.
Ma che cazzate sta sparando? Tira i razzi di Hamas su Israele? Queste cose le racconti al Mazzanti, poco più che semianalfabeta; o a chi fa le indagini (idem) o ai Pm della procura di Pistoia che – è evidente come la luce del sole – non leggono che un foglio sì e 20 no di tutto quello che ricevono e su cui dovrebbero decidere della vita e della morte delle persone.
E sia chiaro: questo modo di scrivere si definisce iperbole espressiva: di per sé non è un’offesa. È bene chiarirlo a chi ti rinvia a giudizio perché scrivi che la sindaca Sabrina Sergio Gori è stata una sindaca inutile!
Peccato che la gente che abita in via Lecceto sia a cartella F24 per la spazzatura dell’Alia; e abbia, agli usci di casa, la numerazione civica comunale, regolarmente pagata al Comune di Burràkia.
Peccato anche che, su quell’area privata (soprattutto di senno e intelligenza) lo stesso Iuri Gelli abbia dichiarato di avere fatto tre sopralluoghi – i documenti, però, sono palesemente falsi: avete capito o no, in procura? Ve l’ho detto in tutte le salse: cosa devo fare per essere ascoltato? Mi devo tagliare le vene come Seneca?
Uno di questo sopralluoghi, il Gelli lo ha fatto a séguito di un esposto che ha smosso ben 10 persone 10, fra carabinieri, forestali, vigili del fuoco, vigili urbani e diavolerie simili. E peccato che, a séguito di quell’inutile trambusto – che ho segnalato come «procurato allarme», che però la procura generosamente snobba – il geometra Emanuele Gori abbia aperto una contestazione di abuso edilizio (e non solo, ma non importa…) per la realizzazione di una piattaforma di cemento atta a sorreggere un deposito di Gpl, approvato, peraltro, dai Vigili del Fuoco.
Allora, Gelli di Empoli con cognati a Vinci: l’area è privata e ognuno fa come cazzo vuole (guardate le foto di Via di Lecceto) o, quanto a opere edilizie e servitù pubbliche, la strada privata del Perrozzi (30 querele sparate a me “a bischero sciolto”) è una emerita stronzata come solevano dire i Trettré?
Dietro a tutto questo sta mi sembra – una vasta operazione della procura pistoiese, che amerei sapere cosa possa avere intenzione di voler nascondere, visto che le dichiarate indagini svolte (???) dai carabinieri o non esistono affatto o sono, anch’esse, se non dei falsi, dei pensierini buonisti e inclusivi da bambino dell’asilo. Per chi non lo avesse compreso, sto criticando l’operazione maxiprocesso-Bianchini: posso secondo l’art. 21 della Costituzione? O offendo la suscettibilità di chi crede di essere al di sopra della legge?
Di fatto – e i fatti parlano da soli – il diniego di accesso agli atti, proclamato con solenne vanesia superficialità dall’ingegner Iuri Gelli (vanesia perché cita le leggi senza conoscerne i contenuti… e lo stesso accade anche nei rapporti dei carabinieri della polizia giudiziaria di Pistoia: a Linea Libera ne abbiamo una cartella piena mentre certi Pm obbediscono ai suggerimenti acèfali che vi compaiono); quel diniego d’accesso può servire – a mia opinione – soltanto a una cosa: a coprire l’insussistenza di qualsiasi forma di autorizzazione alla modifica bizzarra e costante dei luoghi nell’ultimo Ventennio SabrinaSergioGori-inutile/MazzantiMarco-Okkióne e burrachista provetto. Per chiarezza: tutti i lavori, che vedete nelle foto, su Via di Lecceto sono in regola o i “benedetti da Dio e dal Fabbri” – e in séguito dal Gelli – hanno fatto come hanno voluto e amen?
Cosa volete, intelligenze divine della politica, degli uffici tecnici e della giustizia? Che io ammetta, come Galileo, che mi sono sbagliato e vi chieda perdono per dimostrare la Santa Sede del terzo piano del tribunale di Pistoia lavora davvero per la gente comune? «Mi dispiace – come dice il Marchese Del Grillo –, ma io so’ io e voi…».
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Tutti dentro (ma anche loro)
E sempre con il Marchese del Grillo: «Io ci vado in galera; a patto che con me vengano anche…». Guardate il video.
E soprattutto vergognatevi del vostro operare contro chi chiede certezza del diritto, legalità, trasparenza, giustizia e libertà di pensiero.