PISTOIA. Il fatto è avvenuto all’interno della mensa della Caritas di via Nemoreto nella tarda mattinata di ieri.
Una dipendente ha avvisato il 112 perché una coppia che si trovava all’interno della struttura per consumare il pasto, stava litigando animatamente e l’uomo aveva cominciato a colpire ripetutamente la donna.
I militari del Norm sono intervenuti nel giro di pochi minuti e hanno bloccato il violento prima che si potesse allontanare mentre la donna, al sesto mese di gravidanza, è apparsa frastornata e dolorante in particolare all’addome.
È stata subito accertata la dinamica dell’aggressione scaturita in un contesto di difficoltà materiali e morali. Vittima e aggressore, che sono insieme da qualche tempo, sono entrambi senza fissa dimora e non hanno alcuna occupazione. Inoltre entrambi hanno avuto a che fare con la giustizia, ma le vicende pregresse dell’uomo, incline alla violenza, evidenziano un personalità molto aggressiva.
Una decina di giorni fa mentre la coppia nelle sue peregrinazioni si trovava a Firenze, era avvenuto un analogo episodio anche se di minore gravità e l’uomo, che aveva malmenato la compagna, era stato denunciato in stato di libertà.
Nell’episodio di ieri, il motivo scatenante della violenza potrebbe essere proprio lo stato di gravidanza della compagna, che non sarebbe accettato dall’uomo.
La vittima, 37enne, è stata subito accompagnata al San Jacopo dove, oltre agli accertamenti del caso che hanno scongiurato al momento rischi per la prosecuzione della gravidanza, è stata subito avviata la procedura del “protocollo rosa”.
La donna, che ha avuto una prognosi di alcuni giorni per traumi all’addome e alla schiena, è stata comunque ricoverata in osservazione per monitorare la salute del feto.
L’aggressore, A.E., 34enne di origini milanesi, è stato accompagnato presso il comando di viale Italia e arrestato per tentata interruzione di gravidanza senza consenso, maltrattamenti e lesioni.
È prevista nella giornata di oggi l’udienza presso il Tribunale di Pistoia per la convalida dell’arresto.
PESCIA. Rifiuta il braccialetto elettronico e viene trasferito in carcere.
I militari della locale stazione, nel pomeriggio di ieri, hanno notificato a D.K.E. 28enne, pregiudicato di origini nigeriane domiciliato a Pescia, indagato per spaccio in concorso, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Pistoia.
Il provvedimento si è reso necessario perché l’uomo, arrestato nel contesto di un’operazione della stazione Carabinieri di Pescia nell’aprile scorso, e che avrebbe dovuto esser posto agli arresti domiciliari con il vincolo della cavigliera elettronica, ha rifiutato il beneficio.
[l/a – carabinieri]