carabinieri. ARRESTI E DENUNCE

VALDINIEVOLE. Esecuzioni di provvedimenti dell’autorità giudiziaria.

I militari delle stazioni di Ponte Buggianese e Larciano sono stati impegnati nella giornata di ieri nella ricerca di due pregiudicati ai quali sono stati notificati provvedimenti restrittivi dell’autorità giudiziaria.

A Chiesina Uzzanese, a M.B., 39enne già sottoposto alla detenzione domiciliare, che ha violato evadendo, è stata notificata la sospensione della citata misura alternativa disposta dall’ufficio di sorveglianza del tribunale di Firenze ed è stato conseguentemente trasferito al carcere di Prato.

A Larciano, a A.H., 27enne di origini albanesi, è stato notificato un ordine di carcerazione emesso dalla procura della repubblica di Pisa, ed è stato anch’egli trasferito al carcere di Prato dove sconterà una pena di cinque anni e dieci mesi per rapina, lesioni personali e violazioni varie alla legge sulle armi.

MONSUMMANO. Un arresto per furto aggravato.

Si era introdotto nel pomeriggio di ieri nell’immobile dove ha sede il calzaturificio “Morini s.r.l.” di via Battisti, ed era riuscito ad impadronirsi di una borsetta griffata “Gucci” contenente un orologio, una collana, una piccola somma di danaro e documenti personali, del valore di oltre millecinquecento euro, di proprietà della madre del titolare dell’azienda, che abita in un appartamento al piano superiore dello stesso stabilimento.

Ma A.B., pregiudicato pesciatino 63enne, è stato intercettato da una pattuglia della locale stazione che stava transitando nella zona, all’esterno della ditta mentre cercava di dileguarsi con il bottino.

La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita alla proprietaria, mentre il 63nne, arrestato per furto aggravato, è stato condotto nelle camere di sicurezza della compagnia di Montecatini, in attesa della direttissima.

SAMBUCA PISTOIESE. Due denunce per tentata truffa aggravata.

I militari della locale stazione, al termine di una serrata attività di indagine, hanno denunciato in stato di libertà due pregiudicati della provincia di Torino, un 32enne di Caluso e un 21enne di Chivasso, per una serie di tentativi di truffa messi in atto il 5 novembre scorso.

I due, secondo la ricostruzione dei militari, si sarebbero presentati presso due abitazioni del comune della montagna pistoiese ed una della frazione pistoiese di Sammommè, indossando giacche a vento di foggia militare e cappellini da baseball con la scritta “Carabinieri”, dichiarando di dover effettuare “controlli sul denaro e i gioielli” in possesso degli abitanti dei tre immobili.

Le tre potenziali vittime, un operaio 38enne di “Ca di Dano”, un pensionato 80enne di Taviano e una pensionata 69enne della località “ Valdi” del comune di Pistoia, non hanno assecondato le richieste dei due truffatori avvisando immediatamente il 112. Ai due non è rimasta che fuggire precipitosamente a bordo di una Bmw serie uno.

Il passaggio dell’auto, dopo una paziente ricognizione di tutti gli impianti di video sorveglianza della zona, è stato rilevato da alcune telecamere private delle zone interessate dagli episodi.

Partendo da questi dati i militari sono arrivati ad identificare il proprietario effettivo dell’auto, dotata di documentazione fittizia comprovante un passaggio di proprietà mai avvenuto, al fine di eludere eventuali controlli su strada da parte delle forze dell’ordine, che è risultato essere il padre del 32enne denunciato, e in seguito identificare compiutamente anche il complice.

Alla positiva conclusione della vicenda ha sicuramente contribuito l’opera di sensibilizzazione della popolazione, anche nelle zone più isolate del territorio comunale, operata dal locale comando stazione per la tutela dei cittadini, specie i più anziani, da questa tipologia di reato purtroppo sempre più diffusa.

[l/a – carabinieri]

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