L’indagato è gravemente indiziato di aver falsamente attestato, nella sua qualità di pubblico ufficiale vaccinatore, la avvenuta vaccinazione contro Covid-19 nei confronti di vari soggetti residente nelle provincie di Pistoia, Prato, Lucca, Pisa e Firenze (tra i quali anche due minorenni)
PISTOIA. La Procura della Repubblica di Pistoia informa che nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Prato e del N.A.S. di Firenze, a conclusione di un’articolata attività d’indagine coordinata dalla procura della Repubblica di Pistoia, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare dispositiva di arresti domiciliari emessa dal giudice per le indagini preliminari a carico di Federico Calvani, medico di medicina generale (M.M.G.), operante nei territori di Abetone Cutigliano, Marliana, San Marcello.
L’indagato è gravemente indiziato di aver falsamente attestato, nella sua qualità di pubblico ufficiale vaccinatore, la avvenuta vaccinazione contro Covid-19 nei confronti di vari soggetti residenti nelle provincie di Pistoia, Prato, Lucca, Pisa e Firenze (tra i quali anche due minorenni).
Contestualmente all’esecuzione dell’ordinanza cautelare, è stata disposta l’esecuzione del sequestro preventivo delle certificazioni appostate sulla piattaforma ufficiale del Sistema Sanitario Regionale ufficiale, al fine di impedirne il loro utilizzo.
L’indagine trae origine da una segnalazione, raccolta dai militari della Stazione Carabinieri di Prato, da parte di una madre preoccupata della possibilità che il figlio, a suo dire falsamente vaccinato da un M.M.G., si potesse ammalare di Covid-19.
Peraltro, già i monitoraggi di controllo in sede amministrativa costantemente effettuati dal N.A.S. Carabinieri toscano avevano fatto emergere il sospetto circa l’esistenza di anomalie nelle registrazioni delle vaccinazioni da parte del predetto medico.
Tali elementi, unitamente al racconto della donna, consentivano alla Procura della Repubblica di Pistoia di avviare un’attività di approfondimento investigativo che, tramite verifiche delegate alla Compagnia Carabinieri di Prato e al N.A.S. Carabinieri di Firenze, operanti in sinergia, permetteva di indagare il medico vaccinatore, nei cui confronti venivano acquisiti gravi indizi circa l’inserimento nel sistema informativo sanitario della prevenzione collettiva (S.I.S.P.C.) della Regione Toscana, su richiesta di taluni propri assistiti, di falsi dati attestanti vaccinazioni per la prevenzione da Covid-19, mai avvenute, ciò al fine di ottenere il rilascio delle certificazioni verdi “Green Pass” mediante accesso alla piattaforma del Ministero della Salute.
Il medico è indagato anche per le ipotesi di peculato (per la presunta dispersione di vaccini, ricevuti dal sistema sanitario ma di fatto non inoculati), di truffa al Servizio Sanitario Nazionale (poiché sospettato di aver percepito indennità aggiuntive per ogni vaccinazione falsamente registrata), nonché di omissione di atti d’ufficio (poiché sospettato di non aver proceduto alle prescrizioni dei previsti tamponi ai propri assistiti presumibilmente contagiati da Covid-19).
Le complesse indagini condotte incrociando dati documentali provenienti dalle banche dati e dalle fonti aperte e supportate sia dalle dichiarazioni di persone informate sui fatti, sia da riscontri video/tecnici, facevano ritenere che il medico, pur non percependo denaro o altre utilità dai propri assistiti per effettuare le false registrazioni, agisse comunque per convinzioni personali circa la presunta inutilità del vaccino anti Covid-19.
L’indagine ha fatto emergere condotte di estrema gravità in periodo di particolare diffusione pandemica a livello nazionale e di accesa emergenza sanitaria anche in ambito toscano ed ha evidenziato condotte illegali che, se non opportunamente bloccate e stigmatizzate rischierebbero di minare gravemente la credibilità e la fiducia dei cittadini nei confronti del sistema sanitario.
[carabinieri — comando provinciale di firenze]