PISTOIA. Proseguono le indagini relative all’aggressione del 5 aprile scorso nei confronti di due minori nel piazzale antistante la Stazione ferroviaria. Una donna è stata sottoposta al fermo del Pubblico Ministero e una quinta persona è stata denunciata.
Il 5 aprile scorso il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Pistoia, a parziale conclusione di indagini svolte nell’immediatezza, dopo l’evento criminoso di cui è stato dato ampio risalto su tutti gli organi di informazione, ha denunciato in stato di libertà quattro persone per lesioni personali aggravate in concorso (C.P.M. uomo 35enne; C.D. donna 18enne; M.G. donna 51enne e C.V. donna minore, 16enne; tutti residenti a Pistoia).
I fatti sono accaduti intorno alle 15:30 del 5 aprile nel piazzale della Stazione ferroviaria allorché due fidanzatini minorenni, di 16 e 14 anni, sono stati accerchiati da un gruppo di persone (risultate poi essere cinque) che li hanno minacciati e percossi, ma, nella concitazione della lite, uno degli aggressori li ha anche feriti ripetutamente con un oggetto metallico appuntito e a forma di uncino, infliggendo lesioni per le quali si è reso necessario il trasporto in ospedale e immediate cure data una diagnosi di “policontusioni parte posteriore del torace” e una prognosi iniziale di trenta giorni ciascuno.
Nel prosieguo delle indagini, nella giornata di ieri 13 aprile, è stato possibile giungere anche all’identificazione della quinta persona resasi responsabile dell’aggressione (C.G. 35enne residente a Pistoia) che pertanto è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà.
Ma la svolta principale della giornata di ieri è connessa al rintraccio, da parte del Norm della Compagnia di Pistoia, di M.G., la donna 51enne già denunciata precedentemente e che si è, poi, resa irreperibile dopo che si era nascosta nell’armadio di una roulotte posizionata in via Buzzati.
La donna, che è stata condotta presso il Comando Provinciale dove è giunto anche il magistrato inquirente, dott. Giuseppe Grieco, è stata sottoposta a fermo del Pubblico Ministero poiché ritenuta responsabile di tentato omicidio dal momento che, dalla visita del medico legale eseguita sulle vittime dal consulente tecnico nominato dalla Procura della Repubblica, è emerso che le numerose ferite inferte ai minori sono risultate essere di una gravità tale da poterne cagionare la morte se non fossero state trattate immediatamente da personale sanitario dell’ospedale di Pistoia.
La donna, espletate le formalità di rito, è stata trasferita al carcere di Firenze-Sollicciano a disposizione dell’A.G.
La ricostruzione dell’evento criminoso ha evidenziato però che non dovrebbe trattarsi di una spedizione punitiva ai danni di un testimone in un processo che riguardava nomadi, ma che la lite sembra riconducibile ad attriti pregressi fra le persone coinvolte.
[g/a – carabinieri]