carabinieri. RIFIUTI TESSILI, ATTIVITÀ ILLECITA DI SMALTIMENTO

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MONTALE. Sequestro di attività di smaltimento di rifiuti non autorizzata.

I carabinieri della locale stazione, del nucleo Operativo Ecologico di Firenze e dell’Ispettorato del Lavoro di Pistoia, hanno effettuato nella giornata di ieri un’ispezione in un capannone industriale di via Guido Rossa, preso in affitto da una società con sede a Prato, costituita per il commercio all’ingrosso di fibre tessili, tessuti a stock e similari, la cui titolare è un imprenditrice cinese 52enne residente a Prato. L’attenzione sulle attività che si svolgevano nell’immobile, era scaturita dalla presenza, notata qualche giorno fa dai militari della stazione, di un notevole quantitativo di sacchi accatastati nello spiazzo antistante il capannone.

Questa circostanza ha fatto scattare gli accertamenti finalizzati a verificare la possibile presenza di un’ illecita attività di smaltimento dei rifiuti tessili, che da qualche tempo è al centro dell’attenzione delle autorità sia centrali che locali. L’ispezione ha consentito innanzitutto di accertare che l’attività non era stata segnalata alla camera di commercio e all’INAIL, per cui saranno successivamente erogate sanzioni pecuniarie. Sono state inoltre rilevate gravi carenze nel settore della sicurezza sui luoghi di lavoro per l’assenza di uscite di sicurezza, di adeguati presidi antincendio e di un impianto elettrico a norma.

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Sono stati rinvenuti quindi all’interno del capannone cento sacchi contenenti scarti industriali tessili, venti balle compresse di carta e di materiale plastico, duecentocinquanta balle pronte per la commercializzazione, contenenti scarti tessili in parte verosimilmente provenienti per via marittima dalla Cina. Il capannone di 700 mq. e tutto il materiale rinvenuto sono stati sequestrati, e l’attività ovviamente sospesa. La titolare dell’attività ed il gestore, un cittadino cinese di 25 anni residente a Legnano, ma di fatto domiciliato a Prato, unico presente alle operazioni, sono stati deferiti alla Procura per avere di fatto accumulato, lavorato e commercializzato scarti tessili di lavorazione industriale senza alcuna autorizzazione eludendo la prescritta tracciabilità dei materiali trattati.

PISTOIA. Dovrà scontare un anno e sei mesi di reclusione presso la casa circondariale di Sollicciano, ove è stato condotto nella serata di ieri dai militari della stazione del Bottegone, A.T. pregiudicato 58enne del luogo già sottoposto agli arresti domiciliari per una serie di vicende giudiziarie nelle quali è coinvolto. Poiché la misura cautelare veniva regolarmente elusa, la procura di Pistoia ha emesso il provvedimento di esecuzione di pene concorrenti ordinando la carcerazione del 58enne.

MONTECATINI TERME. I militari della locale stazione hanno denunciato un pregiudicato 49enne senza fissa dimora, per spendita di monete falsificate. L’uomo, nei primi giorni di questo mese di agosto ha spacciato in tre diverse occasioni, altrettante banconote false da cinquanta euro, commettendo però l’errore di farlo nel medesimo esercizio. Probabilmente rinfrancato dal buon esito delle prime due spendite, due bevute presso un bar di via Toti, il 49enne venerdì scorso ha pagato l’ennesima bevuta con la terza banconota contraffatta, ma questa volta all’uscita ha trovato i carabinieri, avvisati dal titolare dell’esercizio che li aveva allertati dopo essersi accorto delle prime due banconote fasulle. Le banconote, sequestrate sono state inviate alla Banca d’Italia per i prescritti accertamenti che saranno effettuati di concerto con il Comando Carabinieri Antifalsificazione monetaria di Roma.

MONSUMMANO TERME. Identificati e denunciati in stato di libertà i tre autori di un furto aggravato ai danni della farmacia “Grotta Parlanti” di via Francesca Nord. Nell’ottobre del 2016, tre individui si erano introdotti nella farmacia e dopo avere distratto il titolare si erano appropriati di alcune confezioni di cosmetici del valore di trecento euro. I volti dei tre erano stati rilevati dall’impianto di video sorveglianza della farmacia ma non erano stati raccolti purtroppo altri elementi che potessero aiutare gli inquirenti ad identificarli. Le foto dei tre sono state diramate a livello nazionale e finalmente sono stati trovati elementi ricorrenti e coincidenti in altri reati, che hanno consentito di attribuire un nome ai tre. Si tratta di tre cittadini georgiani di 45, 26 e 47anni, tutti pregiudicati e senza fissa dimora anni, dediti ai furti in serie.

[carabinieri pistoia]

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