carabinieri. UN ARRESTO E UNA DENUNCIA

Carabinieri-arresto

PISTOIA. Arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Nel cuore della scorsa notte i militari del norm di pistoia sono intervenuti in via Galvani su richiesta di una privata cittadina per un diverbio scaturito all’esterno di una nota discoteca della zona.

I militari hanno raggiunto il luogo del fatto e stavano per contattare la richiedente quando un giovane, appena uscito dal locale e completamente estraneo alla vicenda che aveva originato l’intervento, in preda ai fumi dell’alcol, alla vista dei militari ha cominciato ad offenderli scagliandosi contro di loro.

I militari, uno dei quali riportava alcune escoriazioni e contusioni al volto, hanno dovuto faticare per ridurre alla ragione l’energumeno che si stava agitando sempre di più, tanto che sul luogo è stato fatto confluire un altro equipaggio in ausilio al primo.

L’esagitato, S.H., 25enne residente al Bottegone e già noto alle forze di polizia, è stato finalmente condotto negli uffici del comando provinciale di viale Italia e arrestato per violenza e resistenza, mentre il militare ferito è ricorso alle cure del pronto soccorso del San Jacopo. In mattinata la direttissima presso il tribunale di Pistoia.

PISTOIA. Una denuncia per tentata truffa e furto aggravato.

I militari della stazione di Bottegone hanno identificato e denunciato un pregiudicato 29enne di San Giorgio a Cremano, Napoli, come autore in concorso con un’altra persona sul cui conto stanno proseguendo gli accertamenti, di una tentata truffa, (quella del falso incidente occorso ad un familiare, annunciato telefonicamente da un sedicente appartenente alle forze di polizia), ai danni di una pensionata 77enne di Agliana, avvenuto il 14 marzo scorso e conclusosi con un furto aggravato commesso da un complice.

La vittima aveva denunciato ai militari di avere ricevuto una telefonata sulla propria utenza fissa da parte di un individuo sconosciuto che spacciandosi per maresciallo dei carabinieri, del quale forniva un nome di fantasia, asseriva che il figlio dell’anziana era rimasto coinvolto in un sinistro stradale ed era trattenuto in una caserma dei carabinieri e, per non rischiare varie sanzioni amministrative, avrebbe dovuto pagare immediatamente una multa ma non aveva la disponibilità immediata della somma necessaria.

La donna si era però insospettita e non aveva fatto concludere il discorso al truffatore che avrebbe sicuramente avanzato la consueta richiesta di una forte somma di danaro contante o in alternativa di gioielli, chiedendo all’interlocutore di parlare col figlio poiché immaginava si trattasse di una truffa, ma la comunicazione era stata bruscamente interrotta.

Purtroppo il complice del truffatore, quello che si sarebbe poi presentato come “collaboratore” dell’interlocutore telefonico per la “riscossione”, mentre era in corso la telefonata si era già introdotto nell’abitazione della vittima attraverso una porta secondaria lasciata inavvertitamente aperta e vista la mala parata, aveva arraffato il contenuto di un borsellino lasciato su un tavolo della sala, circa cento euro, ed era fuggito.

[l/a – carabinieri]

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