PISTOIA. La campagna elettorale per le elezioni amministrative di domenica 11 giugno è stata una importante occasione per alimentare la battaglia per l’applicazione delle parti progressiste della Costituzione: quelle che dal dopoguerra ad oggi sono state tenute sistematicamente chiuse nel cassetto dalla borghesia. Basti pensare agli articoli 1 e 4 che affermano il diritto al lavoro per tutti: cosa ne è di questi articoli a fronte del livello attuale di disoccupazione?
Basti pensare agli articoli 42 e 832 che parlano di “funzione sociale” e “interesse della collettività” in relazione alla proprietà privata: cosa ne è di questi articoli a fronte di speculatori che per i propri interessi chiudono o portano a morte lenta le aziende che potrebbero continuare a produrre o che devastano il territorio aggravando l’inquinamento, il dissesto idro-geologico e mettendo a rischio l’incolumità della popolazione?
Come sezione Pistoia del Partito dei Carc non abbiamo voluto presentare una nostra lista per queste elezioni e non abbiamo aderito a nessuna lista promossa da altri principalmente perché non ci aspettiamo miracoli dall’elezione di un candidato piuttosto che un altro. Il cambiamento vero passa attraverso il ruolo che via via assumeranno le masse popolari organizzate, che prenderanno fiducia nella possibilità di poter trasformare questa società e uscire dal pantano in cui i capitalisti (quelli che costituiscono i cosiddetti “poteri forti”) ci hanno sprofondato.
Così facendo porteranno anche quei soggetti che tutt’oggi credono nella legalità e nelle istituzioni borghesi a fare cose che altrimenti, spontaneamente, non si sognerebbero minimamente di poter fare. Ciò nonostante, pensiamo sia giusto utilizzare il momento della campagna elettorale e delle elezioni per alimentare la lotta per creare un’amministrazione di tipo nuovo, che sia disposta a mettere tutte le proprie risorse e il proprio potere al servizio delle masse popolari organizzate e che si dia i mezzi per violare le norme ingiuste imposte dal governo centrale, affrontando, se necessario, anche la minaccia di commissariamento.
Nel nostro paese sono presenti alcune esperienze positive, come ad esempio quella di Napoli, che dimostrano la reale possibilità di fare delle ordinanze di emergenza che vanno ad applicare i principi progressisti della Costituzione, a discapito delle norme che condannano le masse popolari alla disoccupazione, all’esclusione da cure mediche di qualità, dall’istruzione e che tagliano i servizi. L’esperienza di De Magistris, soprattutto, dimostra che per tenere testa ai poteri forti è indispensabile legarsi alla mobilitazione popolare, che bisogna farsi portavoce delle masse popolari organizzate.
A Pistoia le liste che più di altre hanno sviluppato il legame con i comitati cittadini presenti sul territorio sono la Lista Pistoia Cambia e Pistoia in Movimento, che sostengono la candidata a sindaca Ginevra Lombardi.
La vicinanza di queste due liste al Coordinamento Città Insieme; Alleanza per i Beni Comuni; Acqua Bene Comune; Osservatorio Sanità Pistoiese, è il punto da cui possono partire per continuare a porsi, anche dopo le elezioni, come il centro promotore della nascita di nuove organizzazioni operaie e popolari che dal basso si costituiscono per applicare gli articoli democratici e progressisti della costituzione mettendo mano agli effetti peggiori delle crisi per sovrapproduzione di capitale.
Il legame che la lista Pistoia Cambia e la lista Pistoia in Movimento stanno sviluppando con i comitati cittadini è la base per poter continuare anche dopo le elezioni a farsi promotori del coordinamento tra le masse popolari, rafforzarle e mettere a loro disposizione gli strumenti e le risorse di cui necessitano (come ad esempio conoscenze, mezzi, soldi, sostegno politico ecc..), per risolvere direttamente i problemi per cui si sono costituite in organismo.
Il nostro sostegno a Ginevra Lombardi non esclude la possibilità che anche in altre formazioni politiche si affermi una pratica utile alla creazione di un’amministrazione di emergenza, in particolare, nelle formazioni che non sono legate ai poteri forti della zona come i vivaisti e le famiglie che detengono le strutture sanitarie private.
Anzi, è importante che fin da subito si crei una sinergia tra le liste che sostengono la Ginevra Lombardi, il Movimento 5 Stelle e la lista SiPuò: affinché mettano al centro l’interesse della collettività e non quelli di un singolo gruppo e facciano fronte comune contro i principali rappresentanti della borghesia imperialista presenti sul nostro territorio.
Tanto più i componenti di queste due liste avranno la capacità di restare uniti anche dopo le elezioni; mantenere il legame con le decine e decine di collaboratori che disinteressatamente si sono mobilitati per questa campagna elettorale; con le centinaia di cittadini che hanno preso parte alle assemblee pubbliche svolte nei quartieri popolari e continueranno ad esprimere quel ruolo positivo (e propositivo) espresso negli ultimi mesi, tanto più i loro eletti avranno la capacità non solo di andare altre ai Patti di Stabilità pur di applicare i principi progressisti contenuti nella Costituzione, ma anche di sostenere apertamente l’azione che le organizzazioni operaie e popolari inevitabilmente si troveranno a dover mettere in campo nel momento in cui saranno costrette a violare le leggi borghesi per far valere gli interessi della collettività.
Soltanto attraverso un ampio sostegno popolare, il sindaco, ma la stessa cosa vale anche per i consiglieri di minoranza, possono assumere un ruolo promotore nella creazione di un fronte comune di tutte le forze disponibili contro i poteri forti della zona e legarsi ad altre Amministrazioni locali per fare fronte comune contro le imposizioni restrittive del governo centrale.
Partito dei Carc
Sezione di Pistoia