PISTOIA. La sezione di Pistoia del partito dei Carc esprime la propria solidarietà ai lavoratori e dipendenti dell’ospedale di Pistoia che nei giorni scorsi sono stati fatti oggetto di un attacco intimidatorio orchestrato sui giornali per creare divisione e confusione fra i lavoratori della sanità e gli utenti.
Questo attacco rientra nel piano comune che la borghesia imperialista italiana conduce da anni per la privatizzazione e la trasformazione in merce di tutti i servizi pubblici. Lo smantellamento è evidente in tutti i campi e in tutto il paese.
Per quel che riguarda la sanità l’obiettivo perseguito è quello di portare in porto le misure “lacrime e sangue” imposte alle masse popolari solo ed esclusivamente per continuare a drenarne profitti a favore dei gruppi privati.
L’ultima notizia che manifesta il clima di attacco dispiegato che nella sanità sta sviluppandosi è la mossa delle dirigenze Asl che hanno accusato oltre 30 dipendenti dell’ospedale di Pistoia di avere usato “liste preferenziali” di accesso al servizio nel fare alcuni esami (esami del sangue, ecografie, ecc…).
È come minimo da rilevare che, se il sistema sanitario funzionasse, le liste di attesa non fossero bloccate, e se i ticket non fossero l’ennesimo balzello che si aggiunge alle tasse già pagate dai lavoratori per garantirsi cure gratuite e di qualità, i 30 lavoratori accusati non avrebbero avuto motivo di utilizzare il proprio ospedale per curarsi senza compilare un modulo.
Rispetto a questo avvenimento noi invece individuiamo la colpa nel sistema sociale capitalista: sono le leggi di questo sistema che costringono chi governa a fare gli interessi dei gruppi di potere a discapito delle conquiste che le masse popolari avevano strappato il secolo scorso.
Gli attuali vertici del Partito Democratico in Toscana e, di seguito, la direzione dell’Asl, non possono far altro che perseguire questo corso delle cose, pena la loro sostituzione con soggetti più determinati a portare a termine le politiche di dismissione dell’intero patrimonio pubblico.
Per questo denunciamo chiaramente che questo avvenimento orchestrato è solo un elemento di intossicazione volto ad attaccare i lavoratori e disorientare gli utenti per creare quel clima di disunione e rassegnazione dal basso che apre la strada a ulteriori tagli del personale e privatizzazioni dall’alto.
Lavoratori e utenti devono essere uniti e contrastare la divisione e il disfattismo di cui si fa promotrice la borghesia imperialista. Occorre che lavoratori e utenti si mobilitino e si organizzino, dando vita a organismi e comitati popolari che individuano le principali problematiche del servizio sanitario e iniziano in prima persona a darsi i mezzi per risolverle, agendo in questo modo da nuove autorità pubbliche e iniziando così a costruire l’unica vera e possibile alternativa politica nel nostro paese: il Governo di blocco popolare.
Riteniamo che non solo i lavoratori hanno fatto bene a fare gli esami di cui avevano bisogno senza pagare, ma che possono e devono estendere queste pratiche a tutti i pazienti che a causa degli effetti della crisi sono impossibilitati a pagare il ticket!
Solo la mobilitazione dei lavoratori e del resto delle masse popolari può mettere un freno alla devastazione del paese, allo smantellamento dei servizi, all’eliminazione di posti di lavoro perpetrato dai gruppi di potere al fine di accrescere i propri privilegi e le proprie ricchezze.
[carc pistoia]