CARC: «SOLIDARIETÀ AI TRE OPERAI “NON GRADITI” DA HITACHI RAIL»

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PISTOIA. La sezione Pistoia del Partito dei Carc denuncia pubblicamente l’allontanamento dal proprio posto di lavoro di tre operai di Hitachi Rail e del suo indotto, “perché ritenuti persone non gradite all’azienda e contrari alla sua etica”, dopo che i tre hanno ricevuto la convalida al fermo per i fatti che si svolsero in centro storico il 26 agosto.

Fermo restando che l’accusa per cui è stata limitata la libertà ai tre operai non ha nulla a che vedere con il lavoro che da anni svolgono con serietà e passione all’interno dell’azienda Hitachi Rail e che il processo deve ancora iniziare (vale quindi il dubbio dell’ipotesi), è inammissibile che la principale azienda della città si permetta non solo di eludere la decisione di un giudice che ha autorizzato i tre operai a riprendere la mansione lavorativa in via Ciliegiole, ma che addirittura contraddica in maniera così palese e sfacciata uno degli articoli progressisti della costituzione del 1948, quello che “dovrebbe” garantire a tutti un lavoro utile e dignitoso.

Soltanto nove mesi fa, nel nostro paese, è andato in scena un referendum dove gli ampi strati di masse popolari si sono nettamente espresse a favore della difesa della costituzione. In quella occasione, anche il neo sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, si è schierato, assieme al suo partito, a difesa della Costituzione antifascista e ha dato il suo contributo alla realizzazione di una schiacciante vittoria del NO alla rottamazione della costituzione voluta da Renzi.

A distanza di nove mesi dall’esito del referendum del 4 dicembre, dopo essersi esposto a difesa dei  lavoratori licenziati della cartiera di San Felice e dopo essere più volte passato a trovare alle loro iniziative gli stessi operai allontanati dall’azienda Hitachi Rail, il neo sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi non ha ancora preso posizione pubblicamente su questa vicenda, nemmeno in occasione delle interviste rilasciate ai giornali per i primi cento giorni da sindaco, dove non si è certo censurato nel ribadire la giustezza della legalità e della lotta al degrado. Un fatto questo, accaduto a ridosso della prescrizione del processo all’ex segretario federale del P.CARC Alessandro Della Malva, arrestato proprio a Pistoia nel 2009 con le accuse pesantissime di devastazione e saccheggio ai danni della sede dei neofascisti di Casapound, al cui interno si trovava… il Tomasi stesso: che non lesinò certo il suo contributo alla macchinazione ordita dalla Questura e finita ingloriosamente con l’imbarazzante archiviazione (http://www.carc.it/2017/10/03/prescritto-il-processo-contro-alessandro-della-malva-e-gli-antifascisti-toscani-per-lassalto-a-casa-pound/).

La mancata presa di posizione da parte del neo sindaco di Pistoia in merito ad una serie di vicende avvenute ultimamente in città (dalle intimidazioni di Forza Nuova agli abitanti di Vicofaro, San Biagio e Capostrada, fino ad all’allontanamento dei tre lavoratori), ci portano a dubitare seriamente della sua reale intenzione di voler essere il sindaco di tutti, in modo particolare, di coloro che per vivere devono lavorare (come i tre operai allontanati da Hitachi Rail) e di chi quotidianamente è costretto a vivere sulla propria pelle gli effetti peggiori della crisi capitalista.

È troppo facile dichiararsi amico dei pistoiesi, passare a far visita agli ultras in occasione delle loro iniziative pubbliche, fare la sfilata in curva nord per raccogliere gli applausi degli sportivi arancioni, promettere a destra e a manca posti di lavoro, lotta al degrado e dritti sociali, per poi far finta di nulla quando arrestano e licenziano ingiustamente degli amici.

La sezione Pistoia del partito dei Carc è pronta a sostenere tutte le iniziative di solidarietà e di lotta che i colleghi e gli amici dei tre operai vorranno mettere in campo e invitiamo i rappresentanti sindacali della FIM, FIOM, UGL e CUB a esprimersi sulla vicenda e a fare un fronte comune per costringere l’azienda giapponese a fare un passo indietro rispetto a questo attacco repressivo che non ha precedenti a Pistoia.

Utilizziamo le due giornate di sciopero generale promosse dai sindacati di base il 27 ottobre e il 10 novembre per estendere la solidarietà di classe nei confronti dei tre operai allontanati da Hitachi Rail

Utilizziamo le due giornate di sciopero generale promosse dai sindacati di base il 27 ottobre e il 10 novembre per affermare le parole d’ordine “Un lavoro utile e dignitoso per tutti” e “Costruire in ogni azienda Organizzazioni Operaie decise a cacciare il governo Renzi/Gentiloni e a sostituirlo con un proprio Governo di Blocco Popolare”.

Non sono i padroni ad essere forti, sono gli operai che devono far valere la propria forza!

[carc pistoia]

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