PISTOIA. Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo.
Il Fondo – che ha una dotazione di 360 milioni di euro per il triennio 2016-2018 – sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori.
Per attuare i programmi del Fondo è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.
Con i Bambini ha pubblicato i primi tre bandi (Prima Infanzia 0-6 anni, Adolescenza 11-14 anni, Nuove Generazioni 5-14 anni) e finanziato i primi 80 progetti per la prima infanzia per un importo complessivo di 62,2 milioni di euro e 86 per il bando adolescenza per un totale di 73,4 milioni di euro, coinvolgendo il mondo della scuola, del Terzo settore, della ricerca e, in generale, le comunità educanti del territorio.
Di seguito i dati di sintesi dei bandi 2016 e 2017 con particolare riferimento alla Regione Toscana e alla città di Pistoia.
Destinatari delle risorse del Fondo a Pistoia, con circa 500mila euro ciascuno, sono Oxfam Italia Intercultura, con il progetto Vagabondi Efficaci: seminare cultura per crescere insieme, e l’associazione di volontariato Pozzo di Giacobbe con il progetto Welcome: Welfare e Comunità Educante, entrambi volti a promuovere interventi mirati per l’educazione e l’inclusione scolastica degli adolescenti.
“La Fondazione concorre a questa importante opera a livello nazionale – ha sottolineato Luca Iozzelli, presidente della Fondazione Caript – e siamo felici di veder premiate realtà del Terzo Settore che operano nel nostro territorio. La nostra provincia, infatti, si è distinta in Toscana per la qualità dei progetti presentati”.
Soddisfazione è stata espressa anche da Carlo Borgomeo, presidente dell’Impresa sociale Con i Bambini e della Fondazione CON IL SUD, che ha inoltre ribadito: “Un paese che ha un livello così alto di povertà educativa si sta costruendo un futuro misero. Il capitale umano è infatti la premessa per qualunque sviluppo economico. Quindi, il progetto nazionale del Fondo per la povertà educativa minorile non è valido solo in termini di giustizia, perché tutela il diritto fondamentale all’istruzione, ma lo è anche in termini di convenienza”.
Con i Bambini, inoltre, ha promosso il primo contest letterario gratuito #ConiBambini – Tutta un’altra storia, rivolto agli under 18, per dare spazio al loro punto di vista sulla realtà attraverso brevi racconti. La giuria di qualità che valuterà i lavori è composta da: Chiara Gamberale, Carlo Lucarelli, Manuela Salvi, Giovanni Tizian. Inoltre, dallo scorso 27 novembre è partita la manifestazione nazionale #ConiBambini – Tutta un’altra storia che attraverserà l’Italia da Nord a Sud per incontrare le comunità educanti dei territori e soprattutto i ragazzi, per ascoltarli e condividere con loro idee e buone pratiche di contrasto alla povertà educativa minorile e offrire opportunità significative ai giovani. L’iniziativa è promossa dall’impresa sociale Con i Bambini, soggetto attuatore del Fondo, con le Fondazioni coinvolte. Le tappe: Torino (27 novembre), Reggio Emilia (6 dicembre), Milano (29 gennaio), Napoli (20 febbraio), Brindisi (1 marzo), Catania (11 aprile) e infine Roma. Un tour che si concluderà nella capitale incontrando istituzioni e ragazzi, e che comprenderà una serie di eventi paralleli promossi dalle Fondazioni del territorio. Ad oggi sono stati coinvolti più di 3000 ragazzi.
Lo scorso febbraio, infine, è stato diffuso il primo rapporto nazionale sulla povertà educativa minorile, curato da DEPP Srl – Data, Engagement, Platforms, Politics. L’iniziativa ha lo scopo di approfondire e qualificare la riflessione, il dibattito e le proposte di intervento su una delle questioni più importanti, ma complessivamente più sottovalutate, che caratterizzano il quadro sociale ed economico del nostro Paese. La principale peculiarità è che per la prima volta saranno prodotti dei rapporti basati su banche dati comunali, permettendo quindi di costruire nel tempo una fotografia reale del fenomeno della povertà educativa minorile nei singoli territori.