Provvidenziale l’intervento di potature e messa in sicurezza da parte del Consorzio di Bonifica voluto dall’Amministrazione
CARMIGNANO. La Furba è tornata finalmente ad avere un bosco ben tenuto e fruibile, dove potersi godere la natura passeggiando al ritmo dell’acqua che scende dalle pescaie.
Iniziato a ottobre, è appena terminato l’intervento di manutenzione del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno con il Genio Civile della Regione Toscana, voluto dall’assessore all’ambiente Federico Migaldi. “Le sponde dei fiumi, con il loro, ricoprono un ruolo fondamentale non solo nel loro contesto naturale, ma anche nell’ambiente urbano – ha commentato il sindaco, Edoardo Prestanti —. Oltre a permettere il contenimento delle acque, infatti, sono in grado di trattenere i sedimenti e intrappolare le sostanze inquinanti e la terra che potrebbe andare ad ammassarsi in snodi cruciali favorendo alluvioni.
Non solo, il lungo-fiume è habitat per numerose specie animali e vegetali e rappresenta, infine, un luogo eletto dai cittadini che amano praticare attività all’aperto in nome del benessere”.
Tutto questo è al centro anche della strategia dell’Unione Europea sulla biodiversità per il 2030, che afferma come occorra “adoperarsi di più per ristabilire gli ecosistemi di acqua dolce e le funzioni naturali dei fiumi”.
“Per poter garantire lo svolgimento delle funzioni naturali dei corsi d’acqua e tutelarne la floria ripariale– precisa l’assessore Migaldi —, è dunque necessaria una corretta manutenzione di queste zone, capace di coniugare le esigenze della natura con quelle dell’essere umano.
È questo lo spirito che ci ha spinto a commissionare al Consorzio di bonifica Medio Valdarno la manutenzione di quel gioiello che è il bosco della Furba, un lavoro certosino centrato sul taglio selettivo delle piante, con un doppio fine: mettere in sicurezza il corso d’acqua e renderlo fruibile ai cittadini. Tutto questo rientra nel più ampio progetto delle Vie dell’Acqua, che punta interamente sull’equilibrio fra uomo e natura”.
“Lavoriamo con criteri forestali e selezioniamo tenendo bene in mente le cause del dissesto idrogeologico – spiega il presidente del Consorzio Marco Bottino — .
Il fine è sempre mantenere un bosco più vivo e sicuro per tutti, preservando l’ambiente naturale e la biodiversità.
Col tempo i cittadini apprezzeranno di più questo nostro intervento, perché le piante sane cresceranno rigogliose dopo le nostre potature e il bosco esploderà in tutta la sua bellezza. Per quanto ci riguarda seguiremo in accordo con l’Amministrazione lo sviluppo ordinario del bosco, passo dopo passo, per mantenerne la ricchezza”.
[consorzio medio valdarno]