Chiesto un incontro con il Vescovo di Pistoia con lo scopo di aiutare la parrocchia e la curia, di pari accordo con la soprintendenza, a trovare una soluzione che garantisca una corretta custodia del capolavoro e la sua permanenza nel nostro territorio comunale, consentendone la fruizione a fedeli e turisti
CARMIGNANO. [a.b.] A causa delle infiltrazioni d’acqua alla chiesa di San Michele e San Francesco la Visitazione del Pontormo dovrà essere spostata in altra sede.
Tale prospettiva non piace per niente all’amministrazione comunale di Carmignano.
“La notizia del possibile spostamento da Carmignano della preziosa e maestosa opera del Pontormo, la Visitazione — scrive il sindaco Edoardo Prestanti — ha provocato in tutta la nostra comunità un colpo al cuore.
La pala della Visitazione è senza dubbio l’opera più importante che la chiesa di San Michele Arcangelo in Carmignano custodisce al suo interno, e uno dei dipinti più riusciti di Jacopo Carrucci detto il Pontormo. La Visitazione, oltre ad essere una delle opere maggiormente significative del Manierismo fiorentino, è sicuramente l’immagine che probabilmente meglio rappresenta l’anima di Carmignano.
Per questo motivo, immaginare il nostro territorio e la nostra comunità senza la Visitazione del Pontormo rappresenta una profonda ferita, un’opera che è parte della nostra cultura e sinonimo di Carmignano nel mondo.
Inoltre, la bellezza e la storia del capolavoro rappresenta un valore determinante e fondante della capacità di attrattiva turistica di Carmignano, tale da essere patrimonio di tutti i carmignaesi e le carmignanesi”.
“Per questi motivi, come Sindaco e come Amministrazione Comunale — aggiunge Prestanti — abbiamo chiesto un incontro con il Vescovo, con lo scopo di aiutare la parrocchia e la curia, di pari accordo con la soprintendenza, a trovare una soluzione che garantisca una corretta custodia del capolavoro e la sua permanenza nel nostro territorio comunale, consentendone la fruizione a fedeli e turisti”
“Il nostro impegno, — conclude — è anche diretto a prevedere azioni e progetti tali da tutelare e valorizzare l’opera, e che consentano di poter valutare raccolte fondi mirate al recupero del naturale spazio all’interno della parrocchia di San Michele Arcangelo in Carmignano”.