CARO ORESTE GIURLANI, QUALCUNO TI SCRIVE

Flavio Ceccarelli all’incontro del 2 settembre a San Marcello
Flavio Ceccarelli all’incontro del 2 settembre a San Marcello

CUTIGLIANO-PESCIA. Oreste Giurlani,
ho partecipato a tutti gli incontri, dibattiti, conferenze, convegni e manifestazioni del Crest, compreso l’incontro dell’11 agosto da lei richiesto con i rappresentanti del Comitato.

Ho partecipato anche all’ultimo a San Marcello il 2 settembre, ma purtroppo, proprio lei che l’ha organizzato, non era presente e abbiamo avuto notizia della sua non partecipazione solo dopo l’orario fissato di inizio dell’incontro.

Lo stupore per questa assenza non è stato solo mio, ma anche di tutti gli altri partecipanti, compreso gli amministratori della montagna presenti.

L’aver noi richiesto, compreso gli amministratori e non lei, un collegamento in teleconferenza, fatto poi con Skype, ha solo parzialmente permesso di parlarci e anche in quel suo breve intervento, ha sostenuto cose diverse rispetto a quelle dichiarate a Pescia (l’11 agosto – n.d.r.).

La giustificazione del suo impegno nella riunione della giunta per fatti straordinari in Comune a Pescia, non la posso accettare, anche perché successivamente sono venuto a conoscenza che è una consuetudine che la giunta ci sia tutti i martedì pomeriggio. Non era quindi il caso di organizzare l’incontro in altro giorno?

Lei, Giurlani, in occasione dell’incontro dell’11 agosto ha usato parole forti: che in Toscana ci sono per la sanità cittadini di serie A e B; che i patti territoriali sono da stracciare e che lei non li avrebbe mai votati; che non vengono rispettati elementi importanti quali il riconoscimento dei presìdi in aree disagiate e quello della Golden hour – questo è un documento della Asl 3 del 6 marzo 2014 che lo chiarisce in modo inequivocabile: http://www.puntosicuro.it/incendio-emergenza-primo-soccorso-C-79/primo-soccorso-C-83/il-primo-soccorso-nei-luoghi-di-lavoro-la-catena-della-sopravvivenza-AR-13654/article.pdf – tutte affermazioni che lei ha già fatto in passato, compresa l’assemblea del 13 settembre 2013 a San Marcello organizzata da Quarrata/news.

È andato anche oltre, dando la sua disponibilità come Sindaco e come Presidente di Unicem Toscana di sostenere azioni legali – a condizioni che tutti i Sindaci della Montagna sostengano l’iniziativa – affinché le “attività” previste, prima tra tutte il Pronto Soccorso, restino e che ci siano tutte quelle indicate e nel rispetto delle leggi vigenti. A mio avviso, tanto per segnalarne una, gli articoli 6, 7 e 8 del Dpr del 1992 pubblicato sulla G.U. n. 76 del 31 marzo 1992, non sono stati rispettati.

Oreste Giurlani, Sindaco di Pescia
Oreste Giurlani, Sindaco di Pescia

Quello che lei ha detto nell’incontro dell’11 agosto a Pescia, lo sostiene da sempre il Crest, lo sostiene l’Intersindacale Medica, lo condividono anche molti medici toscani e non solo, anche se hanno grossi problemi a manifestarlo. Lo sostiene Carla Breschi del nuovo ospedale San Jacopo di Pistoia, la quale l’ha ribadito in tante occasioni, compreso a Roma il 7 marzo in un convegno nella sala dei gruppi parlamentari alla Camera dei Deputati: http://linealibera.it/sanita-tra-governance-e-bisogni-dellutente/.

Lo slogan di questo convegno organizzato dall’Associazione Dossetti era: “Esiste il diritto alla resistenza contro i pubblici poteri che violano le libertà fondamentali”.

Lei, Giurlani, in occasione dell’incontro dell’11 agosto ha fatto un’altra promessa, quella di andare con il Crest in Regione ad un tavolo per confrontarci con il Presidente Enrico Rossi, l’assessore Marroni e Valtere Giovannini, che non conosco.

Spero che lei mantenga fede a questo impegno, ma senza poi trovarsi in imbarazzanti situazioni di contraddizioni e fraintesi.

[*] – Membro del Crest e dei Comitati della Montagna, ospite

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One thought on “CARO ORESTE GIURLANI, QUALCUNO TI SCRIVE

  1. Certo. nella riunione dell’ 11 agosto non c’è andato tanto per il sottile con la Regione Toscana. Probabilmente aveva qualche sassolino, “Pardon Ghiaiottolo” da togliersi dalla scarpa. Ebbi l’ impressione dalla sua sparata che qualche equilibrio all’ interno dell’ Estabilishment fosse saltato e la clava che brandiva all’ indirizzo del Politburò Regionale fosse un messaggio trasversale d’ avvertimento. La retromarcia, puntualmente avvenuta con il boicottaggio della riunione di San Marcello e rettificando via skype quanto sostenuto a Pescia mettono in evidenza due cose che ci potevamo aspoettare. Il messaggio trasversale alla Regione è arrivato puntuale e il suo DNA di persona inaffidabile che si smentisce in continuazione rimane immutato.
    Da ciò ne scaturisce una domanda. Come fa la gente comune a fidarsi di persone e politici. che cambiano versione di continuo rispetto agli interessi o alla platea che si trovano di fronte? Una domanda che non troverà risposta ma dovrebbe porre interrogativi in quei cittadini onesti che troppo spesso danno consensi per partito preso senza domandarsi se è l’ ora di farla finita di farsi prendere in giro e mandarli a fare un altro lavoro……..molto meno dannoso.

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