QUARRATA. [a.b.] Sabato 27 febbraio l’associazione Amici Casa di Zela in collaborazione con Fondazione Valore Lavoro e la Lega Spi-Cgil di Quarrata organizza presso la Casa di Zela (in via Nuova) a Quarrata la presentazione del libro di Stefano Bartolini (con saggio di Francesca Perugi) “La mezzadria nel Novecento”. Storia del movimento mezzadrile tra lavoro e organizzazione (Settegiorni Editore).
All’incontro che avrà inizio alle ore 16,30 interverranno Giovanni Contini presidente dell’Associazione Italiana di Storia Orale ed Enrico Acciai, Università della Tuscia.
La presentazione sarà preceduta alle ore 15.00 da una visita guidata del Museo della civiltà contadina
Il volume di Bartolini ripercorre le trasformazioni dell’agricoltura pistoiese e le tappe della fuga dalle campagne, ricostruendo la storia del movimento mezzadrile nel corso del secolo, dalle prime leghe contadine alle grandi strutture sindacali fino alla nascita delle cooperative ed al tentativo di imprimere una diversa linea allo sviluppo dell’agricoltura e dell’Italia, basandosi su fonti inedite, come l’archivio della Federmezzadri pistoiese.
Il lavoro è completato da una ricerca di storia orale, che indaga attraverso le testimonianze dei mezzadri i nodi problematici della memoria di queste vicende.
Stefano Bartolini, è curatore dell’archivio storico della Camera del Lavoro di Pistoia per conto della Fondazione Valore Lavoro.
Ha pubblicato: Una passione violenta. Storia dello squadrismo fascista a Pistoia 1919-1923, Fascismo antislavo. Il tentativo di “bonifica etnica” al confine nord orientale, Vivere nel call center, in La lotta perfetta. 102 giorni all’Answers.
Francesca Perugi, è ricercatrice presso l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea. Ha curato il volume Sulle tracce della memoria. Percorsi pistoiesi nei luoghi della guerra.
sarebbe bellissimo se tutti gli appassionati,i cultori della casa di zela che rappresenta benissimo il vecchio mondo contadino e a loro vorrei dire di allargare lo sguardo intorno alla casa stessa e troverebbero una piccola oasi di flora e fauna che si dovrebbe curare con la stessa attenzione che si dedica alla casa di zela.La querciola non dovrebbe assolutamente rimanere un acquitrino dove si coltivano il numero più alto in assoluto di zanzare.Pensiamo che ci consigliano di non tenere i sottovaso per non alimentare la prolificazione delle zanzare e qui si custodiscono due putridi stagni chiamati laghetti che uniti alle altre fognature a cielo aperto completano l’opera.
Enrico Buda (da fb)