PISTOIA. Maurizio Giorgi, Capogruppo dei 5 Stelle, scrive:
IN PREMESSA
Gentile redazione di Linee Future, faccio seguito al vostro articolo Casa dolce casa. L’emergenza abitativa a 5 stelle che mi ha chiamato in causa.
Con molta serenità oltre che con piacere, colgo l’occasione fornita dal vostro articolo per spiegare compiutamente le ragioni del voto favorevole espresso da parte mia – in qualità di consigliere comunale M5S. Dato quanto da voi pubblicato, presumo vi siano state delle piccole lacune nelle informazioni che vi hanno riportato, e ho l’impressione che questa incompletezza sia attribuibile al timore – della fonte – di esporsi in prima persona e di manifestare pubblicamente la propria contrarietà rispetto all’operato della Giunta Bertinelli.
Per meglio spiegare anche questa nostra scelta, è doveroso da parte mia ricordare che l’approccio politico del M5S, nei confronti dei “classici” partiti, presuppone che le decisioni sulle singole proposte siano prese valutandone l’effettiva efficacia a favore della collettività, e non prevede “alleanze” che limiterebbero di fatto la possibilità di prendere decisioni svincolati da interessi di Palazzo o particolari, a danno di quelli invece generali dei cittadini.
Tale filosofia, permessa dal presupposto che gli eletti del M5S sono “portavoce” – a tempo determinato – dei propri elettori, ci consente di valutare le proposte altrui con assoluta indipendenza, buon senso e nell’ottica del perseguimento della buona amministrazione in favore dei cittadini e non dei partiti, e di volta in volta appoggiare ciò che di buono può essere presentato al di là della parte politica proponente, oltre ovviamente in aggiunta alle nostre proposte.
I voti che esprimiamo sono sempre pesati con il buon senso e lo spirito di fare la scelta più logica e giusta nell’interesse della collettività e questo su Erp è uno di quei casi.
ENTRANDO NEL MERITO
Entrando ora nel merito specifico, ammetto che il teatrino della maggioranza in quel frangente – come in molti altri purtroppo – non si può definire né elegante né rassicurante ed anche le modalità con le quali il Consigliere Lattari mi si presentò davanti, in prossimità del voto, chiedendomi di votare favorevolmente perché la maggioranza con l’uscita in extremis dall’aula della consigliera Billero, non aveva più i numeri (erano 16 consiglieri e perché sia approvato un provvedimento occorre la metà del consiglio+1, quindi 17 voti favorevoli), paiono altrettanto poco edificanti, sia per la Giunta che per la maggioranza dalla quale è sostenuta.
Sarebbe stato perciò corretto riportare la mia risposta a suddetta richiesta, o meglio “supplica” visto in quali termini è stata posta! E la mia risposta è stata: «Consigliere Lattari, guardi che non mi sembra proprio il caso che lei mi chieda di votare a favore, comunque se può tranquillizzarla la informo che come M5S avevamo già deciso precedentemente di votare a favore, quindi per cortesia non mi chieda “favori”».
Questa mia risposta potrebbe essere confermata da un consigliere vicino alla nostra postazione in Consiglio ma che non chiamo direttamente in causa per correttezza, se vorrà sarà lui stesso a confermare la veridicità di quanto ho detto.
Altrettanto sgradevole è stata la processione di consiglieri della maggioranza che dopo il voto si sono prestati a ringraziarmi per la posizione assunta sul voto. Ma questi sono i fatti…
Anche l’Assessore Becheri al termine del Consiglio, mi ha ringraziato “per aver dimostrato grande responsabilità con il voto a favore”; a lei invece, con seduta vicina la Vicesindaco Belliti, la mia risposta è stata: «Assessore guardi, non è alla mia responsabilità che deve pensare, piuttosto pensate alla vostra situazione come “amministratori”, non sono io che vi devo mantenere il numero legale, siete voi come maggioranza!».
Infine, posso dire che il Segretario Generale ha dato parere di legittimità assoluta sul regolamento Erp ed anche questo aspetto è stato tenuto di conto per valutare il voto.
E ORA IL REGOLAMENTO
Affrontata la parte gossip entro nel merito politico e del regolamento.
Il regolamento Erp (o contratto di servizio – questo è il terzo dopo il passaggio da Ater a Spes nel 2005) è stato anche votato favorevolmente con senso di responsabilità nei confronti, ad esempio, di quelle 70 famiglie di cittadini che attendono l’assegnazione di un alloggio ormai dal 2013, anno in cui fu redatta la graduatoria.
Faccio presente che il precedente regolamento, il secondo, era decaduto in data 31/12/2012 e di fatto questa latitanza ha arrecato disagi a chi, appunto, attendeva un alloggio popolare.
Questo ha di fatto creato una gestione altalenante in questi due anni di vacatio vedendo Spes e Comune scaricarsi le responsabilità sulla gestione degli alloggi ed in particolare, sulla morosità (venivano assegnati gli alloggi ma poi nessuno controllava).
Il terzo contratto di servizio che è stato approvato il 22 luglio scorso fa maggior chiarezza in questo senso e sarà di ausilio per tutti i Comuni del Lode dando più garanzia alla P.A. nei confronti di Spes, aumentondo il controllo e abbattendo delle spese per l’amministrazione che sarebbero altrimenti lievitate a scapito della fiscalità generale, cioè dei cittadini.
Non solo, all’interno del regolamento è stata messa attenzione anche ai punteggi di graduatoria per alcune categorie di persone le quali, pur rientrando nella graduatoria, si vedevano retrocessi nelle posizioni rispetto ad altre categorie nonostante, ad esempio, un maggiore disagio economico.
È il caso dei padri separati o single in genere, i cosiddetti “nuovi poveri”. Non lo abbiamo ritenuto del tutto un ottimo regolamento ma sicuramente è un passo avanti importante ed in linea con quei propositi richiamati nella nostra mozione “sfratti ed emergenza abitativa” presentata e votata all’unanimità dal Consiglio lo scorso anno.
In base a questo nonostante alcune asperità da limare nei prossimi passaggi in Commissione, è stato ritenuto giusto votarlo per non procrastinare ulteriormente la situazione in essere.
NESSUN VOTO-SCANDALO
Quindi direi andando a concludere “nessun voto scandalo 5 stelle”, piuttosto c’è da dire che la maggioranza, come in altre occasioni e sempre più spesso, è in difficoltà nel mantenere il numero legale; probabilmente il racconto distorto del voto è stato pensato come il proverbio “prendere due piccioni con una fava”: aumentare i dissapori all’interno della maggioranza e “macchiare” il sottoscritto e di conseguenza il M5S.
Deprime dover riscontrare il perpetrarsi di atteggiamenti puerili e privi di onestà intellettuale che altro non fanno che mettere in evidenza le peculiarità tipiche di un modo di intendere e fare politica che ci ha portato ai risultati che tutti noi oggi subiamo e abbiamo sotto gli occhi…
Ci si dovrebbe inoltre chiedere di chi fanno l’interesse quei consiglieri che si allontanano volontariamente in alcuni casi per mettere in difficoltà la propria maggioranza o chi, votando contrario, forse ha pensato più alla strategia politica piuttosto che al bene comune, ma è vero anche che ognuno è libero di pensare e agire come meglio crede e non tutti la vedono alla stessa maniera.
Oltretutto rispetto agli altri provvedimenti in discussione non è vero che abbiamo tenuto il numero legale sulle varianti precedentemente discusse al regolamento Erp in quanto la maggioranza in quei casi era presente a sufficienza.
LO SPIRITO DEI 5 STELLE
Il nostro spirito di fare politica non è fare guerra a prescindere al Bertinelli e a riprova è il nostro operato e atteggiamento dimostrato in questi due anni votando a favore a volte, uscendo in altre, contrari o in astensione; questo per come un’opposizione seria e costruttiva dovrebbe fare e come i fatti dimostrano nel nostro caso; in tutte le occasioni passate lo abbiamo attaccato politicamente quando abbiamo ritenuto giusto farlo (molte) ed in altre (poche) gli abbiamo reso merito, ma questo comportamento non lo abbiamo tenuto solo con la Giunta ma con tutte le forze politiche presenti e le loro proposte.
Dispiace vedere questa politica di vecchio stampo fatta di sotterfugi, di “complotti” e interessi personali, dispiace per Pistoia e i suoi cittadini. Chi ha cercato di portare questo attacco politico nei miei confronti e del M5S solo perché non gli è riuscito il “giochino” è bene che imprima a fuoco nella mente che il Movimento 5 Stelle non è l’appendice di nessuno né tantomeno si presta ad azioni strumentali che vanno contro l’interesse della cittadinanza.
Augurandomi di essere stato d’ausilio nel chiarire la vicenda, porgo i miei più cordiali saluti a voi di Linee Future e ai vostri lettori.
Maurizio Giorgi