PISTOIA. Ogni promessa è debito e qui le promesse si mantengono, ecco come e perché si è concluso il Consiglio Comunale di martedì 22 luglio (vedi).
L’ultimo punto dell’o.d.g., prima della pausa estiva, riguardava una modifica al regolamento per l’assegnazione di uso temporaneo di alloggi di proprietà del Comune di Pistoia: in pratica i 70 alloggi destinati all’emergenza abitativa, dopo la modifica, pur rimanendo nella disponibilità del Comune anche per quanto riguarda le assegnazioni, che vengono fatte dall’Assessorato competente, per il successivo rapporto con gli inquilini saranno gestiti dalla Spes del neonominato architetto Paolo Bechi.
Questo il succo dell’intervento che il consiglio ha operato sul regolamento in questione.
Nulla quaestio, e siccome non è detto che tutti sappiano che cosa vuol dire questa espressione, mi spiego meglio: nessun problema!
Il mazziere dà le carte, quelle vincenti stanno tutte da una parte e si sa sempre chi vince la partita, solo che in questo caso càpita che la Consigliera Billero (che fa parte della maggioranza) intervenga dicendo di non essere d’accordo: si è occupata come Assessore della materia e non vede di buon occhio la soluzione che il Sindaco intende adottare. Tanto che si alza e se ne va.
I numeri non ci sono più. Pànico in maggioranza: certi schieramenti non amano non vincere e non poter decidere per forza come vogliono loro.
Servivano 17 voti e, a questo punto, ce ne sono solo 16. Ci vorrebbe un piccolo miracolo. E a operarlo sembra proprio sia il dott. Lattari, lui che, poco prima, si era perso tra forme di gruviera e pecorini (vedi).
Lattari, pur stanco e affaticato da viaggi di rientro a Pistoia e bombe d’acqua (gli è capitato di recente), ha trasformato l’acqua in vino – o, se preferite, ha moltiplicato i pani e pesci per sfamare la maggioranza in crisi di astinenza, convincendo il Consigliere pentastellato Giorgi a votare a favore.
Le nozze di Cana si stanno per concludere. Di fatto Giorgi (che di per sé farebbe parte dell’opposizione) vota sì omaggiando Ser Paolo e Monna Tina (si può dire, ora che siamo alla Giostra dell’Orso?): il provvedimento è approvato e adesso si può davvero andare in ferie, magari con la mantella rossa di Sant’Jacopo, caso mai facesse un po’ fresco.
Al ritorno ritroveremo tutto come l’abbiamo lasciato dal 1944 in poi (tranne la Procura della Repubblica, dove il 30 luglio è previsto l’arrivo del Procuratore Capo, dottor Paolo Canessa).
Intanto Piazza Affari dice: agro-caseario Lattari & C. in crescita con un buon + 1%.
One thought on “CASA DOLCE CASA. L’EMERGENZA ABITATIVA A 5 STELLE”
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