CASALGUIDI. Iniziata a settembre in un campo di girasoli di Monsummano Terme, si è conclusa il 18 gennaio nell’aula magna dell’Istituto Enrico Fermi, la collaborazione di Coldiretti Pistoia al progetto Terra: nome femminile plurale, il progetto che ha indagato sulle donne in agricoltura.
L’evento finale ha coinvolto gli allievi di due classi, tante donne che lavorano nel settore primario e un uomo. Dalla 24enne che conduce l’azienda insieme al fratello 20enne, all’architetta che ha ereditato i terreni di famiglia, con casolare, trasformati in agriturismo biologico, alla presidente che guida la principale associazione agricola pistoiese, alla donna che il padrone è mio marito, ma chi comanda sono io. Esperienze raccontate ad oltre 40 allievi dell’istituto Enrico Fermi di Casalguidi, nel pistoiese, durante l’evento conclusivo di Terra: nome femminile plurale.
Curato dalle professoresse dell’Istituto Fermi Annarita Pistoia, Daniela Fossi e Valentina Giagnoni (nell’ambito di un bando della provincia di Pistoia), il progetto ha tra gli obiettivi quello di superare gli stereotipi di genere e di riflettere su mestieri considerati da uomini e mestieri considerati da donne.
Ha introdotto i lavori la dirigente scolastica dell’Istituto Fermi, la professoressa Lucia Maffei, che ha parlato di stereotipi sulle donne e dei danni che ancora oggi gli stereotipi comportano.
Poi il via al botta e risposta tra i relatori e le domande degli allievi: la 24enne Simona Falzarano, delegata Coldiretti Donne Impresa di Pistoia, “ho iniziato con 300 metri quadri di terreno, ora ne ho affittato altro e consegno a domicilio i miei ortaggi”; Roberta Giuntini, dell’agriturismo Il Calesse di Quarrata e presidente Terranostra Pistoia, ha descritto come si tengono lontane le lumache dall’insalata con metodi biologici.
Poi è stata la volta di Marco Benini dell’omonima azienda agricola, che da anni fa da tutor nella scuola di Casalguidi, che ha raccontato la conversione dell’azienda da vivaistica a ortofrutticola e della partecipazione ai mercati Campagna Amica; poi ha preso la parola la moglie, Pina Mazzara Bologna “il padrone è lui, ma chi comanda sono io”, che ha dato ai bambini uno spaccato tradizionale di come le donne siano da sempre fulcro della famiglia e dell’azienda familiare.
A chiudere i lavori Michela Nieri, imprenditrice agricola che produce cereali e presidente di Coldiretti Pistoia, che ha spiegato il suo percorso imprenditoriale e all’interno della Coldiretti: “La principale associazione agricola italiana ed europea, che rappresenta migliaia di aziende e che da tempo ha stretto l’alleanza coi consumatori, creando la rete per la filiera corta Campagna Amica.
“Riuscire a conciliare gli impegni in azienda e quelli di rappresentanza non è facile, ma occorre fare tutte e due le cose con lo stesso entusiasmo”.
La collaborazione Coldiretti con le scuole continua. “Quest’anno abbiamo ulteriormente potenziato la nostra collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado – spiega Michela Nieri –. Vogliamo che sempre più il settore primario sia fonte di prospettive future, perché la terra è formativa e deve continuare a dare reddito a chi sceglie di lavorarci”.
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