casalvalle & deportati. TENNIS A QUATTRO LA PIETRA-BARDELLI: PATRIZIA-PATRIZIO E ROY-ELENA, QUASI UN SEGNO DEL FATO…

«Il triangolo, no | Non lo avevo considerato | D’accordo, ci proverò | La geometria, non è un reato…»

 

IL TENNIS, stavolta, è una metafora; il pallone di Casale non c’entra né punto né poco.

Come ho sempre detto e qui ripeto fino alla nausea, il problema è in casa FdI, dove sembra che il senatore non riesca a tener salde le briglie dei cavallini con cui gioca.

Ne ha tre da far correre, ma non sono coordinati: due femmine e un maschio. Erano tre fratelli e un cugino e ognuno tirava l’acqua al suo mulino.

Il cugino, in questo caso, sarebbe il senatore stesso che, per placare la turbolenza dei moti orbitali fra le due lune (la Patrizia & l’Elena), prima ha tentato di sbolognare in altri incarichi Roy (fratello dell’Elena, ma forzista) mettendo un moto un casino berlusconiano peggiore dei burlesque del cavaliere all’epoca della nipote di Mubarak; poi, onde placare il “giramento di gomme” della Patrizia, sorella-FdI ma più legata a Piero Lunardi che alla portavoce del suo partito, ha deciso di spaiare le focose puledre.

Roy ha bell’e detto caramella! Come convincere la professoressa Bardelli a levarsi dal Comune più buffo d’Italia? Di solito ci sono due vie: o una esecuzione di tipo cinese, direttamente nello stadio e dinanzi a tutti; o la promessa di un bene futuro – tipo luce del paradiso.

I preti democristiani hanno sempre agito secondo il principio del «promoveatur ut amoveatur», ti promuovo e così ti levi dai maroni. Tenetelo presente, così, quando vedete uno che fa facilmente carriera, potrete pensare che lo stanno facendo salire solo per levarselo di torno.

In pratica Patrizio La Pietra

– starebbe esaminando l’ipotesi di parlare con un serravallino per offrirgli l’incarico di portavoce FdI al posto della Bardelli (ovviamente un serravallino quantomeno neutro agli occhi della sua sirocchia Patrizia)

– penserebbe, al contempo, di allettare la prof. Bardelli con un babbà regionale (quale incarico, però, non si sa bene)

Il senatore più che due piccioni con una fava avrebbe tentato di prenderne tre e tutti insieme: la sorella, la Bardelli, il sostituto della Bardelli.

Giorgia Meloni

Sinceramente abbiamo l’impressione che si rinnovi una storia fatale di “deportazioni”, come quella ben nota a Serravalle – anche se stavolta la deportata (già spostata da Pistoia) non finirà (emmenomàle!) in Polonia ma a Firenze. Tutto questo starebbe avvenendo all’insaputa di iscritti e consiglieri FdI.

Per cui viene da chiedersi: ma la Giorgia, che è donna, che è mamma, che è cristiana etc. etc. li sa e li vede questi «ribuglioni» di polente-a-palle o è tutto fatto opportunamente senza avvertire nessuno su nessuna mossa e nel massimo silenzio?

Il Sommo Proeta del Vernacoliere, Federico Sardelli, ha, a tal proposito, due mirabili versi sublimi che vanno meditati:

ciailecispieallocchi
parepolentappalle

Si vede subito che è un sensibilissimo allievo del Leopardi, no?

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Delitto di satira


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