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CASALGUIDI. Ieri sera alla conferenza stampa aperta al pubblico sull’incendio della discarica del Cassero è stato inscenato l’ennesimo teatrino, dove gli attori convenuti – sindaco, Arpat, Asl – hanno recitato la parte loro assegnata secondo copione, quella della minimizzazione del rogo e delle sue conseguenze per l’ambiente e la salute dei cittadini.
I rappresentanti di Arpat e Asl non hanno aggiunto niente a ciò che abbiamo appreso dai giornali. E cioè che la combustione di materiali di per sé non pericolosi smaltiti in discarica ha prodotto diossine che si sono disperse nell’aria con ricaduta nel territorio circostante.
Ci risulta però che riguardo alla natura dei rifiuti conferiti all’impianto ciò non corrisponda esattamente a verità: come hanno segnalato il consigliere regionale Donzelli e il portavoce provinciale di Fdi-An, La Pietra, nel 2010 gli esami condotti proprio da Arpat su materiali sequestrati evidenziarono la presenza di metalli pesanti superiori ai limiti di ammissibilità.
Quanto poi le diossine possano essere dannose per la salute non è dato sapere: infatti gli esiti della campionatura al fine di verificare l’inquinamento atmosferico non sono stati resi noti.
Alla sottoscritta, che li ha richiesti, è stato risposto che saranno pronti non prima di una settimana e che non verranno pubblicati, ma inviati direttamente alla Asl, l’autorità responsabile delle analisi, la quale poi deciderà se diffonderli o meno.
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Ci chiediamo il motivo di questa lenta procedura e della assenza di trasparenza: che cosa c’è da nascondere o da temere?
Rinnoviamo all’amministrazione l’invito a richiedere i dati e a pubblicarli immediatamente sul sito del Comune: i cittadini hanno diritto di sapere!
Per quanto concerne la causa dell’incendio, l’ipotesi più accreditata, secondo il sindaco, sembrerebbe quella del dolo, in quanto alcuni giorni fa da parte di PistoiAmbiente è stato denunciato alle competenti autorità il taglio della rete di recinzione della discarica.
Ciò starebbe a significare però due fatti molto gravi, e cioè che un impianto di alta attenzione come la discarica è privo di un sistema di videosorveglianza e allarme, e che il Comune non ha mai richiesto al proprietario garanzie in merito alla protezione e sicurezza del polo di smaltimento.
Un partecipante all’assemblea ha domandato per quale motivo gli interventi sul luogo abbiano ritardato in quanto l’incendio si sarebbe originato verso le 17, quando tutti i dipendenti erano ancora in servizio.
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Nessuno ha risposto, essendo stato comunicato in precedenza dal sindaco stesso che il rogo si sarebbe sviluppato verso le 18.20, quando in discarica non c’era più quasi nessuno, e che l’arrivo dei vigili del fuoco sarebbe stato tempestivo.
Anche su questo lasso di tempo chiediamo a Mungai di fare chiarezza al più presto e di fornire spiegazioni dettagliate.
Un’ulteriore domanda: l’impianto è dotato di piano antincendio e della relativa autorizzazione alla attività da parte dei vigili del fuoco? Speriamo almeno che esista una copertura assicurativa contro danni propri e verso terzi.
Siamo davvero stanchi di questa ambiguità dell’amministrazione comunale che fingendo di tutelare i cittadini e l’ambiente sembra solo difendere l’attività e i proventi della azienda: basti pensare alle insensate merende e scampagnate organizzate con i bambini nei pressi della discarica, considerata come parco o luogo di divertimento, oppure al silenzio della Giunta di fronte alla richiesta di deroga ai parametri doc e toc presentata da PistoiAmbiente in Regione per poter accogliere in discarica rifiuti pericolosi.
Elena Bardelli
Consigliere Comunale Fdi-An
Ovvia. Inizia il declino della Giunta Mungai….
Onestamente le merende alla discarica sono state sempre una presa di giro per i cittadini…. Il Comune quale messaggio voleva far passare? Che la discarica è da vedere come un luogo salubre, dove non temere niente? Un luogo da frequentare senza rischi e pericoli?Vi sembra normale, scusate, portare i figli a fare merenda in discarica????
Perché vi sembra normale che cittadini che abitano porta a porta con la discarica difendano a spada tratta l’operato dell’Amministrazioe e dei proprietari anche dopo la figuraccia che hanno fatto tutti all’assemblea pubblica?
Nell articolo soprariportato leggo “…Sindaco, Arpat, Asl hanno recitato la parte loro assegnata secondo copione, quella della minimizzazione del rogo e delle sue conseguenze per l ambiente e la salute dei cittadini..”. Mi pare una affermazione grave che mi porta alla seguente riflessione: Per quale motivo tali enti terzi dovrebbero fare una cosa del genere ? tali enti non sono astratti, sono fatti di persone che probabilmente vivono in zona con i loro familiari, perché mai dovrebbero minimizzare la situazione? Io proprio non lo capisco. Mi pare di capire che fra una settimana saranno diffusi i dati della ricaduta dei fumi, sarebbe anche utile conoscere l elenco dei materiali che la discarica riceve e quali di essi sono bruciati.
A me sembra di capire che nessuno vuole esporsi. L’ordinanza del sindaco è arrivata tardivamente, ancora non sappiamo quale sia l’effettiva pericolosità delle diossine, non sappiamo a che ora si è sviluppato l’incendio… È tutto indefinito.
Poi il sindaco che ieri sera esclama: non ci sono stati ricoveri in ospedale o visite al pronto soccorso, per cui siamo fuori pericolo, è il colmo
Ma in che mani siamo?
oltre alle merende :dei compagni di merende,perchè non si organizza delle serate di cinema allaperto con topolino e minni,oppure la banda bassotti, per i maggiorenni proporrei Serravalle NOIR.
Tralloriiiiiii mi raccomandooooo acqua in boccaaaaa!
Ho sentito dire: il sindaco ha fatto il suo dovere perché quando è scoppiato l’incendio è andato subito alla discarica. Forse era meglio se non ci andava perché ha solo recitato la parte del primo cittadino preoccupato, se è vero che ha appoggiato Pistoiambiente per far arrivare rifiuti ancora più pericolosi e tossici in discarica. Fino a questo punto siamo stati ingannati e presi per i fondelli!!!!!!!
Mi stupisco di Trallori. Per essere coerente e dare il buon esempio avrebbe dovuto aiutare i compagni a spegnere l’incendio…. Qui ha mancato davvero.
Le disgrazie, delle sinistre Serravalline, hanno una data , 2010, meditate gente meditate!!!!!
Perché cosa è successo, Castruccio, nel 2010?