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SERRAVALLE-CASALGUIDI. Sul Cassero e sul suo sequestro la prima notizia la avevamo data noi di LineaLibera con discarica del cassero, confermato il sequestro? venerdì 24 marzo alle 16:31; notizia poi confermata alle 17:03. Questo per quanto riguarda la cronologia dello sviluppo dei fatti.
Sul versante della storia che si ripete e che non era la prima volta che il Presidente di PistoiAmbiente, Alfio Fedi, veniva pizzicato in flagrante per varie irregolarità, è il caso di rimandare i nostri lettori a questo articolo: cassero senza pace. «presidente fedi, perché tanto silenzio nel 2014?».
In quel caso Fedi se la cavò con l’oblazione e con il pagamento di una multa, ma certe “disattenzioni” furono puntualmente rilevate e fatte pesare a dovere. È consigliabile rileggere il pezzo sopracitato per capire meglio certi meccanismi del Cassero.
Un’ulteriore puntualizzazione è necessaria per ricordare che – come ci suggeriscono – le analisi effettuate dai Carabinieri che hanno poi provveduto ai sigilli sono avvenute in un laboratorio neutro e distante di Roma: e una cosa è certa, che l’Arpat – per quanto abbiamo letto da Nazione e Tirreno, non fa una bella figura quanto a mancanza di diligenza e cura nel porre in atto le proprie mansioni di sorveglianza e prevenzione.
Per farsi un’idea del tutto è – a nostro avviso – necessario rivedere tutti questi materiali e tirare attentamente le somme.
Ma sul Cassero la situazione non è ancor ferma, visto che proprio in questi giorni i Carabinieri avrebbero ancora spulciato o chiesto delucidazioni su certe situazioni non del tutto chiare e trasparenti.
Ma a questo punto, per non confondere troppo i termini della storia, rimandiamo ogni altra considerazione a un nostro servizio a parte espressamente dedicato al tema.
[Edoardo Bianchini]