PISTOIA. Mi chiamo Nic e sono un cavallo di razza; precisamente un anglo-arabo.
Nel mio mondo ci distinguiamo per razza e ne andiamo fieri. Fra gli umani, quegli stupidi, parlare di razza è vietato, chissà perché.
Ho nove anni e faccio la mia vita normale; i miei genitori mi dicevano che avrei avuto un grande avvenire nelle corse, salvo accorgersi che arrivavo sempre fra gli ultimi perché io non mi dopavo e i miei padroni erano bipedi per bene.
Comunque non mi lamento: mangio, bevo e son ben curato e soprattutto sono contento perché ho potuto conoscere i miei genitori che erano normali come me e, come mi hanno sempre detto, non hanno mai cercato “pateracchi” di sorta per avermi perché erano bestie normali e non “annacquate”.
Al contrario, se ho letto bene, di quello che accade fra gli umani.
Io voglio molto bene ai miei genitori perché mi hanno sempre dato buoni consigli: avrei voluto fare politica per il bene comune, ma sono stato dissuaso perché – mi è stato detto e dimostrato – la politica d’oggi la fanno le razze inferiori, soprattutto gli asini, siano essi sardi, romagnoli o calabresi.
Avrei voluto studiare un po’ di più, ma sono stato indotto a non farlo, sempre per la questione degli asini che hanno invaso la scuola e l’istruzione e soprattutto perché quando studiavo per il dressage, quei paletti stupidi messi lì dagli umani a bella posta per farmi cadere proprio non li sopportavo.
Nella mia magione, che i bipedi chiamano stalla, ho appeso le foto di tanti miei progenitori, dal cavallo di Caligola, al quale da piccolo avrei voluto assomigliare, a quello di un certo Benito, che mi hanno riferito fosse uno che voleva cambiare i bipedi italiani in meglio e che fu disarcionato in maniera non propriamente civile.
Mi dimenticavo di dirvi che ho corso anche alcune giostre dell’Orso in Piazza Duomo a Pistoia.
Mi sono assai divertito e mi è venuto spontaneo, perché sono un po’ carogna, lasciare un segnale olezzante dinnanzi all’ingresso del Palazzo Comunale, subito dopo avere effettuato una “tornata”.
Se mi vogliono sono pronto a cimentarmi ancora, ma se verdi, gialli, rossi e bigi si devono accapigliare per la nostra salute, beh, pensino al gommone San Jacopo e alle “morti evitabili” (vedi), che alla mia “buccia” ci penso io.
Prima di essere mandato “in quel negozio” in piazza della Sala a ritemprare corpi un poco debilitati di anziani o immettere forza nei bimbi perché la mia carne “fa sangue”, un’altra corsetta in piazza Duomo me la farei.
Anche perché essendo in quel momento al centro dell’attenzione, qualche incontro piacevole mi potrebbe accadere, una bella cavalla Camargue francese o una Appaloosa americana: pur che sia, basta che siano femmine certificate (con i tempi che corrono, anche nel nostro mondo gira certa roba…).
Insomma, se non lo avete capito, vi chiedo di andare a votare perché la Giostra dell’Orso venga mantenuta e io possa sperare in un nuovo cimento.
E ricordatevi che le cariche di Balaklava le hanno fatte i miei antenati, mica il Bertinelli!
Vi aspetto tutti in Piazza Duomo. Nel frattempo andate a votare: non chiedetemi come si fa, questa è roba da bipedi, non da “prodotti” di razza…
[Nic Purosangue]