PISTOIA-MONTAGNA. Rinvio a giudizio per Carluccio Ceccarelli, ex Sindaco di Cutigliano e ex Presidente della Comunità Montana. Il giudice per le indagini preliminare, dottoressa Patrizia Martucci, ha emesso l’ordinanza di imputazione coatta (cioè l’obbligo per il pubblico ministero di formare il capo d’imputazione) entro 10 giorni dalla comunicazione dell’ordinanza stessa per il reato di cui all’art. 328 del codice penale, ovvero “omissione di atti d’ufficio”.
Il giudice ha infatti respinto la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero Luigi Boccia, rilevato che “rientri tra gli adempimenti delle Comunità Montane anche quello di approvare il bilancio consuntivo 2010, come accertato anche dalla Corte dei Conti di Roma e che, a maggior ragione, tale adempimento si rendeva necessario in presenza di possibili dati irregolari” si legge in una parte dell’ordinanza.
Ma riepiloghiamo la questione. Il tutto nasce da una denuncia-querela per i reati di rifiuto e omissione di atti d’ufficio firmata e depositata nell’ufficio del Procuratore capo di Pistoia lo scorso 29 settembre da sette cittadini della Montagna pistoiese, appartenenti al Comitato per il recupero ammanco in Comunità Montana.
I cittadini “offesi”, nel documento, avevano rilevato l’inesistenza del bilancio consuntivo 2010 della Comunità Montana, mai approvato né reso pubblico. Avevano chiesto spiegazioni in merito alla Presidente della Provincia, Federica Fratoni, da cui, però, non avevano ricevuto risposta. Tale mancanza è emersa anche dal una delibera del consiglio provinciale del 29 novembre 2013, in cui si evidenziava che “l’ultimo bilancio consuntivo approvato è riferito all’esercizio 2009”.
I firmatari chiedevano dunque il motivo per cui l’ente non era stato commissariato da parte del Prefetto, come previsto dal Tuel, e sporgevano querela per omissione d’atti d’ufficio.
Il legale di Ceccarelli, l’avvocato Di Berardino, del Foro di Pistoia, all’udienza dello scorso 23 dicembre, aveva difeso il proprio assistito sostenendo che la carica era stata assunta solo a gennaio 2011: dunque il Sindaco non avrebbe avuto alcun onere a riguardo.
Di parere nettamente opposto l’avvocato Katia Dottore Giachino, del Foro di Prato, legale del Comitato per il recupero ammanco: “L’onere di Ceccarelli c’è eccome e il Comitato è portatore di un interesse legittimo in questa vicenda. L’ex Sindaco avrebbe potuto e dovuto presentare il bilancio 2010 fino ad aprile 2011 e anche oltre. Le indagini fatte dalla procura riguardano l’erogazione di fondi e l’omissione di atti d’ufficio”.
“Vogliamo ribadire che il Comitato non ce l’ha con Ceccarelli – il commento che arriva dal Comitato per il recupero ammanco, attraverso il portavoce Graziella Cimeli –. Vedremo cosa verrà fuori quando l’ex Sindaco verrà interrogato e sicuramente uscirà che non era solo e che c’erano altre persone che hanno condiviso quello che è accaduto. Noi vogliamo solo che la verità sulla politica venga alla luce: sono molti quelli ad aver mangiato sulla Comunità e nessuno è mai stato punito. Il Comitato vuole solo rendere conto alle 1500 firme che ha”.
[Alessandra Tuci]
Vedi anche: https://www.linealibera.it/ultimora-ceccarelli-rinviato-a-giudizio/
spero che il rinvio a giudizio di Carluccio Ceccarelli sia dovuto esclusivamente quale ultimo presidente della ex comunità montana, credo anche che la relazione Eller non porti la totale chiarezza su quello che è successo nella ex comunità montana e spero anche che questi signori per ora il Sichi e Ceccarelli facciano chiarezza su i responsabili veri