CELEBRATO A PRATO IL “GIORNO DELLA MEMORIA”

La cerimonia, breve ma molto partecipata, si è tenuta nell’auditorium intitolato a Roberto Castellani

PRATO. “Cari ragazzi, fate rivivere ogni giorno il Giorno della Memoria, scegliendo di restituire linfa vitale ai valori della libertà, della pace, del rispetto per l’altro e della solidarietà”. Questo l’invito del Prefetto, Michela La Iacona, ai giovani presenti alla cerimonia, breve ma molto partecipata, che ha visto lunedì 27 gennaio riuniti gli studenti in rappresentanza di diversi Istituti scolastici della provincia, per celebrare la ricorrenza del Giorno della Memoria. L’evento, organizzato dalla Prefettura, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale, si è tenuto presso l’Istituto “Gramsci-Keynes” di Prato, nell’Auditorium intitolato a Roberto Castellani, uno dei tanti cittadini pratesi deportati nei campi di concentramento e uno dei pochi ad aver fatto rientro nella sua città.

Sono intervenute le massime Autorità civili, militari e religiose della Provincia. Ricca di emozioni è stata la performance degli studenti della Consulta Giovanile che si sono improvvisati attori del “Canto XI: dei forni”, tratto dall’opera teatrale “L’Istruttoria” del drammaturgo tedesco Peter Weiss, che ha riportato fedelmente le parole pronunciate nell’aula di Tribunale nel corso dei processi di Francoforte, durante i quali furono imputati un gruppo di SS e di funzionari del Lager di Auschwitz, dal 1963 al 1965.

L’enfasi trasfusa nella interpretazione delle domande dei giudici e nelle risposte degli imputati e dei testimoni ha reso evidente quanto profonda sia stata la riflessione compiuta dai ragazzi sulle spietate crudeltà commesse nei campi di sterminio in nome di una folle ideologia. Particolarmente interessante è stato poi l’intervento su “Come difendere la democrazia” del Prof. Andrea Gatti, Docente di Diritto Costituzionale Comparato presso l’Università degli Studi di Milano, che si è sapientemente soffermato sugli strumenti giuridici approntati dai Padri Costituenti per costruire una solida barriera contro ogni ideologia che si fondi sull’affermazione del potere finalizzato alla distruzione della vita umana: “La dignità, più che il rispetto della mera legge, è il principio ispiratore e allo stesso tempo il limite ai diritti fondamentali ed è la garanzia per evitare il ripetersi di questa tragedia”.

Grande forza emotiva hanno, infine, suscitato i brani musicali eseguiti dai ragazzi del “Convitto Nazionale Cicognini” che — magistralmente diretti dalla Prof.ssa Silvia Coveri — dimostrando una esperta padronanza degli strumenti, così come il coro in una perfetta vocalità, hanno toccato le corde del cuore dei presenti per la bravura dimostrata, frutto dell’impegno e della passione con cui si sono resi protagonisti, consapevoli di una matura coscienza civica. Altrettanto commovente l’esecuzione de “La vita è bella”, a cura del Prof. Claudio Bianchi dell’Istituto Comprensivo “Curzio Malaparte”.

A tutti loro il Prefetto ha espresso sincera gratitudine. Nel corso della cerimonia è stata consegnata al Sig. Daniele Bogani la medaglia d’onore concessa dal Sig. Presidente della Repubblica al padre, Sig. Aldo Bogani, quale cittadino italiano deportato ed internato nei lager nazisti e destinato al lavoro coatto per l’economia della guerra. “Oggi più che mai – ha concluso il Prefetto – in cui registriamo, ancora, focolai di odio, di intolleranza, di razzismo, dobbiamo sentirci responsabili delle nostre azioni, dobbiamo essere agenti attivi di una dimensione morale positiva, ma per fare questo, abbiamo il dovere di ricordare, di coltivare la memoria delle atrocità disumane commesse, per impedire che si possano ripetere”. 

[prefettura di prato]

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