CENNI: «FINALMENTE LA DECLASSATA PASSA ALL’ANAS»

Roberto Cenni
Roberto Cenni

PRATO. Non posso che prendere atto con soddisfazione del passaggio ad Anas della Declassata, perché si vede realizzato quanto a suo tempo richiesto al Presidente Rossi dalla giunta da me guidata.

Richiesto a più riprese e mai ottenuto perché la Regione all’epoca riteneva la Declassata una strada di interesse locale (pratese) nonostante assorbisse anche il traffico da e per Firenze e Pistoia. Ben vengano quindi l’agevolazione alla “statalizzazione” dell’infrastruttura e la finalizzazione dei fondi del governo e della regione per la soluzione della strozzatura del Soccorso.

Permettetemi solo una piccola nota polemica. Si arriva ad intravedere la soluzione del problema solo grazie al colore della giunta, attraverso quegli “accordi politici” tanto cari a Biffoni e Rossi, senza tenere conto che a prescindere da chi avanzava e ha avanzato le richieste, a beneficiarne o meno sono solo ed esclusivamente i cittadini pratesi.

Le mie richieste tendevano in ogni caso a risolvere un annoso problema che affligge da anni la nostra città e non solo (perché il traffico ha sempre avuto ripercussioni anche fuori dai confini comunali), la soluzione scelta era quella dell’attraversamento con viadotto anche se inizialmente era stata prospettata quella in interramento, scartata successivamente in conseguenza delle analisi e delle consulenze tecniche degli uffici comunali preposti.

La giunta Biffoni ha scelto per quest’ultima soluzione, ovviamente supportata da altrettante analisi tecniche favorevoli: pertanto che si dia corso alla progettazione esecutiva, vengano appaltati i lavori quanto prima e siano eseguiti presto e bene.

Nodo viario del Soccorso sulla declassata
Nodo viario del Soccorso sulla declassata

Nel corso del consiglio comunale di giovedì scorso è stata adottata la variante urbanistica per l’area dell’ex ospedale Misericordia e Dolce. Nel comunicato stampa del comune diramato il giorno seguente, leggo come venga magnificato il parco urbano che si andrà a realizzare. Ovviamente tutti i media locali hanno posto la lente quasi esclusivamente sul parco, senza entrare nel merito di quanto verrà costruito.

Ebbene si legge chiaramente che saranno realizzati circa 40000 metri cubi di nuova edificazione, che corrispondono ad oltre 13000 metri quadri di superficie lorda. Di questi circa 9000 metri quadri saranno edificati dalla Asl di Prato, ovvero dalla Regione Toscana, con destinazioni d’uso varie di residenziale, commerciale, terziario, sanitario, sociale, turistico-ricettivo. Altri 3000 metri quadri saranno nella disponibilità del comune per realizzare servizi di ristorazione, spazi espositivi e polivalenti.

Credo proprio che fra le destinazioni disponibili per l’edificazione della Asl, quella sanitaria sarà l’ultima scelta perché priva di profitto, pertanto i 9000 metri quadri saranno esclusivamente destinati a funzioni residenziali e terziario-commerciali. Tanto per fare un conto all’ingrosso corrispondono ad oltre 120 appartamenti di media metratura. Quindi, come vedete, oltre al parco c’è anche tanto cemento.

Mi ricordo che quanto presentammo l’accordo con la regione, grazie al quale abbiamo fermato il pagamento (direi quasi estorsione) di 43 milioni di euro, fummo accusati di essere dei cementifica tori che volevano distruggere l’area dell’ex ospedale, dove tra l’altro prevedevamo la realizzazione del polo oncologico.

Mi viene da pensare che a suo tempo sbagliammo impostazione, ovvero anche noi dovevamo presentare e magnificare un grande parco urbano, perché questo anche noi volevamo realizzare, omettendo di dettagliare le parti di edificato. A seconda del colore della giunta in carica quindi, il cemento da grigio può anche diventare verde.

[roberto cenni – consigliere comunale prato]

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