FIRENZE. La decisione presa dalla direzione generale dell’assessorato di trasferire la centrale del 118 da Prato a Firenze viene confermata, con immediata decorrenza. La decisione è motivata dalle criticità tecnologiche e gestionali presenti nella Centrale operativa del 118 pratese, così come comunicate dalla direzione generale della Asl 4 di Prato.
La convergenza temporanea della funzione emergenza-urgenza del 118 di Prato sulla Centrale operativa di Firenze viene messa in atto in attesa del ridisegno complessivo e definitivo del sistema di emergenza-urgenza, così come peraltro previsto dalla delibera specifica, e di cui si occupa da qualche settimana la commissione diretta dal direttore generale dell’assessorato Valtere Giovannini. Il trasporto ordinario rimane sotto la gestione dell’azienda sanitaria di Prato.
“La decisione ha carattere transitorio ed è motivata dall’emergenza – precisa l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni – Prosegue intanto il lavoro congiunto con il volontariato e le autorità territoriali per il riassetto definitivo del sistema, le linee di responsabilità e l’organizzazione interna delle centrali. Tutto ciò, in linea con le deliberazioni della Giunta e la mozione 748 del Consiglio regionale, e nel pieno rispetto delle varie opinioni. Ringrazio di cuore volontari e operatori – aggiunge l’assessore – per l’impegno passato, presente e futuro in questa importante riorganizzazione complessiva del nostro sistema dell’emergenza-urgenza”.
”Avevamo il dovere di rispondere con immediatezza alle condizioni di urgenza della Centrale operativa del 118 di Prato, così come comunicateci dal direttore generale della Asl pratese”.
L’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni è tornato di nuovo sulla questione del temporaneo trasferimento della Centrale operativa del 118 di Prato a Firenze, per rispondere ai consiglieri Pd Aldo Venturi, Gianfranco Morelli e Fabrizio Mattei, che chiedono anche perché la scelta sia caduta su Firenze e non su Pistoia.
“La necessità di garantire sicurezza ai cittadini pratesi – spiega l’assessore Marroni – ha determinato la nostra decisione di convergere subito e temporaneamente sulla Centrale operativa 118 di Firenze, per le seguenti considerazioni: 1) convergere su Firenze significa implementare l’attività di quella Centrale del 20-25% della sua attività; convergere su Pistoia significherebbe pressoché raddoppiare l’attività di quella Centrale; 2) la zona di confine con Firenze presenta maggiori criticità della zona di confine tra l’azienda di Prato e quella di Pistoia”.
“Non era possibile – chiarisce ancora l’assessore – lasciare la Centrale di Prato in un ospedale dismesso, per questo già in previsione del trasferimento dell’ospedale preesistevano contatti con la Centrale fiorentina, che in questi mesi aveva già assicurato alcuni processi fondamentali per la sicurezza del trasferimento stesso
[toscana notizie – scritto da lucia zambelli]
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