PISTOIA. Riscontro volentieri subito la comunicazione del consigliere Tomasi sulla Centrale del Latte, con la necessaria premessa che, dal nostro punto di vista, il dibattito istituzionale dovrebbe alimentarsi di atti e comunicazioni ufficiali e non svilupparsi sulla base di interpretazioni vaghe e infondate contenute in articoli di stampa. E con atti e comunicazioni ufficiali dimostrerò che anche queste chiacchiere sono semplicemente destituite di fondamento.
La mia risposta è la citazione dal verbale della prima Commissione del 10 febbraio scorso, che ha esaminato, alla presenza dei vertici della Centrale del Latte, la proposta di progetto di fusione tra Centrale del Latte di Firenze e Centrale del Latte di Torino.
Dicevo in quella occasione, in risposta proprio all’intervento del consigliere Capecchi:
“La prima risposta è in ordine dall’interpretazione del programma di governo, mutate le condizioni o mutevoli le condizioni nei 5 anni di mandato; io credo che la ricostruzione fatta anche dal presidente Marchionni abbia dimostrato che la posizione del Comune di Pistoia è stata in questi anni coerente con un’impostazione di indirizzo del consiglio comunale e del programma di governo, ma anche ispirata al senso di responsabilità. Proprio in ragione di questa impostazione e del senso di responsabilità, il Comune interpreta laicamente questo passaggio. Per le ragioni che sono state dette, è chiaro che noi porteremo in consiglio comunale l’atto che la Giunta riterrà coerente con queste riflessioni e nell’interesse del Comune di Pistoia.
“In ordine alla decisione di procedere al bando per la vendita, lo facciamo avendo tutte le informazioni utili, compresa la relazione di congruità che acquisiremo agli atti. Immediatamente dopo l’acquisizione di quella relazione, porteremo l’atto in consiglio comunale.. rispettando tutte le procedure e sapendo che la data importante entro la quale maturare queste decisioni è quella dell’assemblea straordinaria dei soci”. Solo a seguito di tutti questi passaggi avremmo proceduto con la pubblicazione del bando, che è pronto da gennaio.
Dopodiché, la relazione della società di revisione sul rapporto di cambio delle azioni è pervenuta il 26 febbraio scorso. Da quel momento gli uffici hanno iniziato a preparare la delibera di indirizzo trasmessa alla giunta il 9 marzo scorso. La giunta l’ha esaminata il 17 marzo, con l’invio al collegio dei revisori per il loro parere, che è stato rilasciato venerdì 1 aprile. La delibera è stata trasmessa oggi al consiglio comunale per il suo esame.
Ecco il modo di procedere da parte della giunta comunale, che da sempre persegue i propri obiettivi nell’interesse generale, nel rispetto delle regole, e con autentico senso di responsabilità istituzionale, verso il consiglio comunale e verso i soci della società, in particolare il Comune di Firenze con il quale, come ho già detto rispondendo ad una precedente interpellanza del consigliere Capecchi, è stato condiviso sin dall’inizio il percorso.
L’interesse generale sta nell’agire nella tutela del nostro patrimonio, ovvero procedendo alla cessione delle quote nel momento più propizio, evitando ogni rischio di svendita, così come testimoniato dalle assemblee dei soci concluse sempre da deliberazioni unanimi, compresa quella che ha affidato mandato pieno al Cda di studiare la fattibilità del progetto di fusione, fermo restando e rispettando le diverse volontà dei soci.
Il rispetto delle regole prevede poi che prima dell’assemblea straordinaria della Centrale del Latte si esprima il consiglio comunale, con un atto di indirizzo che è stato predisposto dalla giunta dopo due riunioni di commissione consiliare e l’acquisizione di tutti i documenti attestanti la congruità del progetto stesso. L’uscita dalla Centrale, come detto sempre nelle assemblee dei soci, la si compie una volta che sia definito il valore delle quote e sia messo in sicurezza il progetto di fusione.
La posizione del Comune di Pistoia è sempre stata improntata alla coerenza del mandato amministrativo e all’atteggiamento di piena collaborazione istituzionale, riconosciutaci nei passaggi fondamentali che hanno condotto a questo approdo di costituzione della centrale del Latte d’Italia, a partire dal Comune di Firenze, con il quale prosegue una proficua collaborazione.
Se il progetto di fusione con Torino è una realtà all’attenzione dei soci, ciò è stato dunque anche frutto del comportamento assunto da Pistoia in questo anno. E auspichiamo che il consiglio comunale di Pistoia, che attraverso l’istruttoria in commissione consiliare, ha dato un suo contributo importante, possa accompagnare con un largo consenso questo passaggio.
[balloni – comune pistoia]