C’ERA UNA VOLTA IL “PEPE PICA” DI AGLIANA

Pepe Pica: e sembra di essere in Africa
Pepe Pica: e sembra di essere in Africa

AGLIANA. Un piazzale pressoché deserto, struttura ed arredi interni potenzialmente pronti per essere di nuovo utilizzati ma attualmente fermi al palo. Parliamo del “Pepe Pica”, noto locale situato lungo la superstrada Nuova Pratese, all’altezza di Agliana, che per anni con le sue serate di ballo ha ravvivato una zona altrimenti vittima dell’anonimato di “periferia” dei tempi odierni.

Da un po’ di tempo il locale ha chiuso, adesso le luci sono spente la sera in un ambiente dove hanno danzato ballerini affermati o dove hanno mosso i primi passi appassionati di musica latino americano e di ballo in generale.

Così, in ordine temporale, dopo la chiusura del “Rincão Gaucho” è seguita a distanza di tempo quella del Pepe Pica. I due locali erano “fari nella notte”, luoghi di incontro, divertimento sano e socializzazione in una zona ad alta intensità di traffico di passaggio, soggetta a prostituzione, dove la sera fatica ad esserci qualità della vita. Ecco perché, come abbiamo già detto per il Rincão Gaucho, anche ai gestori del Pepe Pica dovrebbe essere data perlomeno una targa di riconoscimento in occasione di premi cittadini e non solo ai soliti noti.

Hanno portato “vita” dove faticava e tuttora fatica esserci nelle ore serali e notturne. Del resto si sa, da triste tradizione più o meno in tutta Italia e nelle realtà di provincia in particolare, le persone operanti nel settore dello spettacolo in generale vengono ritenute da meno rispetto ai consueti notabili cittadini.

Ne avemmo la prova a livello nazionale qualche anno fa quando da parte di qualche persona lungimirante fu ventilata l’ipotesi di nominare senatore a vita il compianto conduttore tv Mike Bongiorno, allora sempre tra noi.

L’ingresso del Pepe Pica
L’ingresso del Pepe Pica

Non se ne fece poi nulla al riguardo come sappiamo, le solite menti sopraffine ritennero che il cosiddetto genere “nazional popolare” non è cultura. Eppure in preparazione personale e livello di gradimento tra i cittadini Mike sarebbe stato di un livello alquanto superiore rispetto magari a qualche politico semianalfabeta che va oggi di moda nei palazzi del potere.

Tornando a noi anche per il Pepe Pica ci poniamo l’ormai classica domanda. Possibile che un fondo così, con un capiente piazzale di fatto a disposizione, non interessi a nessuno per rilevarlo come locale oppure con altre destinazioni.

Da valutare infatti anche per tale ambiente, come già detto per il Rincão, l’ipotesi di un outlet di merce di qualità a prezzi più accessibili di quelli di negozio, senza così la necessità per chi abita nella provincia di Pistoia di dover andare altrove.

In primis alle istituzioni locali il compito di vitalizzare tutta la comunità locale da loro amministrata. Si ricordino al riguardo gli amministratori pubblici, soprattutto quelli di area cattolica o comunque credenti, che un passo di David nella Bibbia dice in sostanza che c’è un tempo per fare tutto, per studiare, per divertirsi, per danzare per l’appunto, mentre non sta’ scritto da nessuna parte, nella Bibbia o da altre parti, che c’è un tempo anche per starsene con le mani in mano lasciando una zona cittadina dimenticata, a luci spente.

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One thought on “C’ERA UNA VOLTA IL “PEPE PICA” DI AGLIANA

  1. Non mi risulta che il pepe pica sia stato un fucina di talenti, erano circa tre anni che ci veniva ballato nelle sere estive facendo da richiamo a la clientela di un locale postoa c apalle comune di campi bisenzio, che chiudeva in questo periodo. Durante il giorno era un rinomato ristorante self service fin da quando si chiamava red moon.

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