PISTOIA. La mancanza di medici per svolgere il servizio notturno di emergenza–urgenza nelle postazioni di Agliana e Montecatini Terme ha determinato la temporanea necessità di svolgere il servizio con altre forme organizzative.
Tra queste la recente attivazione della cosiddetta “ambulanza infermieristica” strumento che vede la presenza del solo infermiere.
Critichiamo il metodo con cui si è arrivati alla decisione di attuare questo tipo di risposta ai bisogni assistenziali del cittadino e la mancanza di programmazione degli strumenti necessari a fronteggiare la carenza del personale medico nel settore specifico.
Sul profilo della valorizzazione della professione infermieristica la Cgil si è schierata da sempre al fianco delle professionalità sanitarie ad ogni livello, da quello nazionale per lo sviluppo giuridico-professionale, a quello regionale per la nascita dei dipartimenti infermieristici e tecnico-sanitari (al fine di avere la piena autonomia professionale ed organizzativa), a quello locale per la puntuale applicazione.
Fatte queste dovute premesse riteniamo che il servizio in grado di dare maggiori risposte ai cittadini sia quello fornito da un team di intervento immediato costituito da un medico specialista e da un infermiere. E per questo motivo crediamo che l’ambulanza infermieristica (ove è presente solo l’infermiere) sia uno strumento assistenziale utile, ma solo aggiuntivo per alcune tipologie di servizi e non sostitutivo del team multiprofessionale, in quanto ci sono compiti ed attività che l’infermiere non può svolgere per affrontare immediatamente e sul posto tutte le casistiche assistenziali specialmente in chiamate ed interventi di emergenza ed urgenza.
Questo, visto anche il quadro legislativo, per la tutela degli utenti e degli operatori.
Gessica Beneforti – Cgil Pistoia
Fabrizio Baldi – Fp Cgil Pistoia
Andrea Brachi – Spi Cgil Pistoia