CHARLIE HEBDO, LA REDAZIONE DI “TOSCANA NOTIZIE”: «NON SI COMBATTONO LE IDEE CON I KALASHNIKOV»

toscana notizieFIRENZE. Quando ad essere ucciso è chi fa della libertà di espressione il fulcro della sua vita, professionale e privata, a morire è la democrazia nella sua espressione più alta.

La redazione di Toscana Notizie, l’Agenzia di informazione della giunta regionale toscana, è vicina ai familiari, agli amici e ai colleghi delle vittime della strage compiuta oggi nella redazione del giornale francese Charlie Hebdo, colpito già in passato per la sua capacità di esprimere liberamente le proprie opinioni.

La condanna di questo atto vile è forte e chiara e coinvolge tutti coloro che individuano nel rispetto della vita e della dignità della persona il fondamento di ogni azione e comportamento civile e democratico: non si combattono le idee con i kalashnikov.

[toscana notizie]

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NON SOLO MITRA E BOMBE

 

STIANO ATTENTI, i colleghi di “Toscana Notizie” e chiunque altro, a non dimenticare che esistono due tipi di morte per chi fa della libertà la propria professione – di lavoro e di fede.

Da una parte c’è la morte più evidente e banale, quella degli attentati di cui stiamo parlando. Dall’altra – e ci dispiace doverglielo ricordare – quella più sottile e subdola di un Occidente civilizzato, ben rappresentato anche nel nostro democratico Paese, che, per ridurre al silenzio e per toglierle la voglia di parlare, adopera la minaccia legale “apparentemente legale”, perché in realtà, dietro quello o quell’altro articolo del codice, si celano, di fatto, gli squallidi motivi di una violenza privata perpetrata e bene concertata da avvocati e trafficanti consapevoli di trovare fertile terreno in giudici e tribunali i quali – come ebbe a sottolineare anche la collega Franca Selvatici in una lezione professionale tenuta sia a Firenze-Santa Apollonia che a Livorno – non leggono i documenti che vengono loro messi sotto il naso; oppure, addirittura, non sanno leggerli (vedi).

Senza niente togliere all’inammissibile gravità del fatto del giorno, siamo convinti che tutti coloro che lavorano nel mondo dell’informazione dovrebbero vigilare e, soprattutto, intervenire, ogni volta che il kalashnikov è sostituito da una “citazione”.

Fatto che non sembra avvenire quasi mai…

l.f.

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