Non presente alla mostra di pittura di Vicofaro, avrebbe almeno potuto spedire una lettera di cortesia per scusarsi dell’assenza, magari spedendola dal server di giustizia.it com’è solito fare…
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PISTOIA. Negli ultimi tempi sembra che lo scout Claudio Curreli si sia un po’ defilato: una volta appariva anche a Tvl con infuocate dichiarazioni quale attivista dell’immigrazione con tanto di “sottopancia” che specificava bene la sua funzione di coordinatore di Terra Aperta, cioè il coordinamento di associazioni che si occupano di accogliere immigrati, regolari e irregolari indiscriminatamente.
Questo nell’ignavia assoluta della generalità dei giornalisti di zona, che non hanno mai fatto rilevare la grave anomalia che non richiedeva certo quel fenomeno della Apostolico per essere conosciuta. Ma non si ferma quì.
Lui è solito usare anche il computer dell’ufficio della procura per fare le comunicazioni a vari gruppi scout (è infatti, anche un “capo-scout” e così è conosciuto nella intera Corte d’Appello).
Le missive elettroniche che vengono spedite dal computer usando il server del ministero e la casella mail riservata all’ufficio, configurano – questo è il nostro parere – un’ipotesi di reato alla quale i suoi colleghi sono molto sensibili, ovvero il “peculato”.
Avete chiamato Venerino per fare un controllo sul Pc dello scout? Siamo troppo zelanti? Non ci sembra affatto. Si deve fare un esposto a chi, visto che se ci rivolgiamo al Csm ci consigliano di indirizzarlo altrove?
Ci sorprende però sapere che Curreli non è apparso all’naugurazione dell’ultimo evento promosso a Vicofaro per la promozione di un artista ex-profugo: come mai il coordinatore-zelota non era presente a testimoniare il successo della risorsa vicofarina? [*]
Avrebbe potuto rilasciare altre commosse dichiarazioni di massima accoglienza a Tvl di don Manone, confermando che lui è sempre positivo nelle pubbliche rappresentazioni di chiunque è politically correct e conformato alla città dei sepolcri imbiancati.
O magari avrebbe potuto far pervenire una comunicazione di cortesia, scusandosi di essere tanto impegnato in altri procedimenti difficili e così complessi da non poter neppure scendere, nel 99% dei casi, in aula, per espletare il suo ruolo di pubblica accusa neppure nei processi di cui è titolare.
Insomma Curreli da un po’ di tempo è meno presente sugli spalti, anche se pochi mesi fa era ubiquo quasi come il Padre nostro, impegnato in piantumazioni varie e comparsate tv. E ci spiacerebbe che questa sua assenza dovesse dipendere da motivi altri rispetto a più intensi e provanti impegni di lavoro.
[*] – Sia ben chiaro che chi scrive non è, né razzista, né fascista, avendo accompagnato dei profughi
(veri profughi) eritrei dal Vescovo in tempi non sospetti. Vedete qui
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]