chiacchiere & fatti. QUANDO SI DICE POLITICA, TOCCÀTEVI: PERCHÉ È IL MONDO IN CUI TUTTI PROTEGGONO TUTTI E NE SONO PROTETTI. A VOLTE ANCHE CON L’AIUTO DI CHI HA L’OBBLIGO DELL’AZIONE PENALE

Magari se aprite una nuova inchiesta su questo articolo e affidate le indagini ai luogotenenti Panarello, cercate di far loro capire che la scriminante non risiede solo nel diritto di cronaca, ma ancor più in quello di critica, che ha margini ben più ampi ed estesi – anche se fa s-comodo e «democraticamente» andrebbe soppresso…


 

 

Salve magna parens frugum, Agrùmia tellus…

 


 

Che resta al cittadìn senza difese?

La satira soltanto, come arnese!

 

Il compleanno… La pandemia del trasformismo politico si era già verificata

 

È EMBLEMATICA, da questo punto di vista, la vicenda del cavalcavia autostradale di Agliana, per il quale mancarono le ordinanze della polizia municipale (e noi di Linea Libera insistiamo su questo aspetto, nonostante che abbiamo tutti contro), di competenza dei vigili e di chi, per negligenza e colpa, lasciò perdere mettendo a rischio-crollo (fortunatamente mai avvenuto) la struttura.

Qui entra di mezzo la politica. L’attuale sindaco Benesperi (che all’epoca era nostro grande amico e ci chiedeva innumerevoli attenzioni, come una fidanzatina), allora consigliere di minoranza, nel consiglio del 13 marzo 2019 la disse lunga e la disse tutta.

L’assessore Ammannati Palandri (giunta Mangoni-anarchico-antiRino[ceronte]) gli spiegò che un po’ di casino c’era stato, ma affermò anche che loro della giunta avrebbero agito per accertare le responsabilità sull’omissione.

Luca Pedrito Benesperi, il sindaco che oggi ci accusa di minacce, tentata estorsione, persecuzione (siamo forse dei Neroni liberi in strada?) se non anche di conversione al costituendo partito di Giuseppi Conte o dello Zio Itle – come dicono al Vernacoliere –, se addirittura non alla famosa Congrega della Monaca di Monza, in quella circostanza fu chiaro (buon per lui): la minoranza informerà dell’omissione l’autorità competente.

Nel frattempo il mondo è cambiato. Luca Pedrito ha avuto ripetuti attacchi di diarrea, causati da Linea Libera. Ha convinto il suo caro assessore Ciottoli/Segatura a scagliarsi contro chi gli spianò la via alla poltrona (indebita, visti i risultati), e, tutto amore & cuoricini con la segretaria che ha ospitato anche per il suo compleanno, il sindaco ha lasciato tutto nel dimenticatoio.

L’incazzato cronico è rimasto il fu-comandante Andrea Alessandro Nesti che, da quando è stato deposto – non da Linea Libera, ma dal Consiglio di Stato –, fa l’offeso, il socialista sull’Aventino; piagnucola e si diverte a scrivere querele contro di noi.

A suo nome, ma anche a nome d’altri, sembra: lui, peraltro, sa far bene anche le denunce anonime, tanto in aula viene perdonato dai suoi ex-colleghi della procura pistoiese. Non è vero avvocato «fammi crescere i denti davanti»?

VPO, vice procuratore onorario di Pistoia, il dottor Nesti, che recita il ruolo di membro della shoah, è invece un privilegiato. Riflettete bene: viene ascoltato – e soprattutto  supportato – dagli stessi suoi ex-colleghi di un tempo.

Prima della pandemia politica, l’Agnellone era nemico giurato del comandante Nesti

Vi pare normale e corretto che uno che ha lavorato in procura a Pistoia possa andare in aula come accusatore, con solidi puntelli, nello stesso ufficio in cui ha lavorato e svolto certe delicate mansioni?

Ed è normale che le indagini su di lui, sulla sua gentile consorte e sul fantasioso cognato, siano affidate alla polizia giudiziaria dei carabinieri che, magari, qualche anno fa era subalterna e ai suoi stessi ordini?

È inutile che la procura di Pistoia si avventi contro Linea Libera, contro il direttore Bianchini e contro il redattore Romiti e/o altri.

Il suo ha tutta la parvenza di un gioco bullistico organizzato da un branco ben connotato anche sotto il profilo politico. Grazie a dio, i fatti parlano da sé: e cose simili si vedono solo a Istanbul, a Hong Kong o simili. E qui siamo alla manina d’aiuto della magistratura.

Magari se aprite una nuova inchiesta su questo articolo e affidate le indagini ai luogotenenti Panarello, cercate di far loro capire che la scriminante non risiede solo nel diritto di cronaca, ma ancor più in quello di critica, che ha margini ben più ampi ed estesi – anche se fa s-comodo e «democraticamente» andrebbe soppresso.

Buona giornata alla verità e alla giustizia/isola che non c’è di Peter Pan…

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]

[Articolo in fieri. Si prevedono modifiche in giornata…]


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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