chiacchiere mellettóse. CONSIDERAZIONI ESTRAVAGANTI SULLE VICENDE POLITICO-AMMINISTRATIVE DI UNA “SQUADRA DI GOVERNO” E DI UN COMPASSO DEL COMPRO-E-METTO

C’è chi piange e c’è chi ride, chi si gratta e dopo stride. C’è chi ride e c’è chi piange e si strappa pìpi e frange. Luca è buono od è malvagio per quel cane, il can randagio, che il Minkin scalcia o carezza a seconda della brezza. Or va bene alla Torresi, al pretone e agli agrumiési che accontenta col su’ osso, ma che fotte a più non posso…



QUALE GOVERNO AVRETE, O AGLIÀNI SERI?

QUEL CHE S’APPELLA L’AMBRO-BENESPERI


Ambra Torresi piratessa

 

Stamattina voglio divertirmi alla facciaccia del Ciottoli, che ha preso meno preferenze del Nerozzi (il che è tutto dire) e che, comunque, nonostante, quand’è al bar a fare colazione, da sbruffone qual è, prenda sempre in giro Alessandro Romiti, dimentica (detta chiara: certe merde più stanno lì e più puzzano) che non solo non può, ma neppure deve andare a caccia. E questo è un regalo del Romiti e mio personale.

Se gli hanno ritirato il porto d’armi – pur dopo aver tentato di proteggerlo in ogni modo perché lui, con la sua autofficina, ha riaccomodato troppe auto a gratis a prefettura e polizia, ed è troppo amico del luogotenente Maricchiolo –, ora fa sarcasmo: e forse perché, come tutti i corti, non ce la fa più a fare orgasmo. Attenzione che queste battutacce sono tutte notizie note, non attribuzioni di fatti determinati; capito Curreli-Terraperta?

Mi divertirò a commentare certe note della Piera Salvi su Luca, il Bimbominkia che Ciottoli spregiava in cuor suo sino dal primo momento del primo mandato.

E tutte le prove di questi fatti sono dentro il mio cellulare sequestrato dal Terraperta-Curreli, e provvidenzialmente ridotto a copia forense da un genio di nome Gaspari: tutta gente che ora avrà poco da dire se viene fuori che il Perrozzi è un furfante; il Nesti è un bischero protetto vergognosamente dalla sinistra; il Benesperi e il Ciottoli sono due palle da biliardo utilizzate dalla procura pistojese solo col fine obliquo di “bocciare” Linea Libera, ma in buona sostanza solo due traditori di tutto e tutti, falsi testimoni e calunniatori per tabulas.

E stavolta non basteranno i rapporti addomesticati dei CC Panarello della giudiziaria, a tenere in vita, attaccati ai tubi, procuratore e sostituti del Terzo Piano di piazza Duomo, ben serviti da certi plasmabili giudici pronti all’inchino pur di non avere grane.

E si vedrà pure che, se si parla di lettere scarlatte e di notaj inciucisti del Carbinizzo di Fognano (cara Bizzarri), non siamo noi di Linea Libera a fare diffamazione, ma sono le «autorità costituite» ad emanar flatulenze a raffica, di quelle che la Danimarca (la nazione dove c’è del marcio, secondo Amleto) ha deciso di tassare a carico degli allevatori a 100 € a capo di bestiame per le scorregge di mucca e di maiale. Viva l’Europa!

Ovvài. Iniziamo con la Piera Salvi sulla Nazione di ieri. In neretto la Piera: Luca Benesperi ieri ha trascorso nella normalità, anche se con qualche emozione in più, la sua prima giornata del secondo mandato.

Meno male nella normalità. Di solito il rieletto Bimbominkia è sempre più fuori di un terrazzo da quando scoprì (denunciandoci per stalking, violenza privata e tentata estorsione) che, per restare in piedi ad Agliana, la prima cosa era fare l’inchino di Schettino al prete, al comandante (mai stato tale) delle guardie comunali, e agli impiegati-politici del suo Comune.

Questi il voto al Benesperi anche no, si diceva…

Anzi, al voto, circolava, ad Agrùmia, una lista anonima di coloro che non avevano votato il Bimbominkia. Leggetela con attenzione e rifletteteci sopra.

Il sindaco informa che il giuramento ci sarà durante il primo consiglio comunale, ed è lì che la falsità beneminkiana si rinnoverà con il bacio di Giuda alla fedeltà da sfregiare: da parte di lui che alla Costituzione ha fatto più corna che Casanova ai mariti di mezzo mondo a iniziare da quelli di Venezia.

L’interesse attorno alla composizione della nuova giunta è già abbastanza alto ad Agliana. Il sindaco Benesperi taglia corto: “È tutto prematuro”.  Ed è prematuro proprio come Bimbominkia che, forse, è nato ottavino, visto che un pezzo di cervello se l’è fatto mancare con tutte le viltà su cui ha basato il proprio impero mellettóso, come scriverebbe la Blimunda del Nesti carissima al Curreli.

Saranno tutti riconfermati i vecchi rieletti, si chiede la Piera? Sicuramente. Ma Nella nuova composizione della maggioranza, nella quale sono entrate due liste civiche (Benesperi sindaco con il 17,58% (leggi Nerozzi fregato) e Agliana al centro con l’8,93% (leggi Torresi salta-in-carro), ne vedremo del calibro adatto a Bimbominkia.

La Pacini, che ha sempre obbedito e oggi non conta più una minkia, ha già iniziato a piagnucolare che il Pedrito Benesperi è irriconoscente. Ma le sta bene. A leccare troppo il culo agli infedeli, che si aspettava, la Milva? Che il suo alito, dopo il culilinguo, profumasse di Chanel numero 5. Per come si è comportato il BeneLuca con noi, insieme a quel cafone buzzurro di Ciottoli, è un cretino senza remissione chiunque creda che di lui ci possa fidare, no?

Un nuovo assessore e un nuovo consigliere

Ambra Torresi lunedì pomeriggio ha festeggiato la vittoria di Benesperi nella sede del comitato del centrodestra: e così ha messo la zampa sul topo come fa il gatto che si diverte a giocarci prima di bucarlo ben bene coi suoi dentini aguzzi a forma di chiodo.

Non ci ho visto il Nerozzi a casa di Bene-Minkia (e menomale: altrimenti avrebbe fatto una memorabile stronzata delle sue). Ma ci s’è vista la Torre-si/Torre-no. L’Ambrina è una… pirata del sacrificio civico a favore degli aglianesi.

Il Nerozzi è stato semplicemente un piega-schiena, oppure un adepto non di don Tofani (poco disposto al cristiano perdono, considerando che epurò il Romiti perché aveva detto male della sua Misericordia artioliana da 5 mila euro a colpo natalizio), bensì di San Camillo, quello che camminava sui tacchi a spillo e perdonava tutto – nonostante le doglie – anche a chi, come Luca e il suo cafone, gli aveva rovinato la moglie.

Sono contenta del risultato – ha detto l’Ambrina –. Sono state giornate complesse e oggi si apre un nuovo capitolo. Un capitolo di collaborazione, idee e persone”, tutte legate, ovviamente, dal famoso principio dello scarafone: O Franza o Spagna, purché se magna.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana


Checché ne pensi il sostituto Grieco, la continenza a Agliana è puro spreco.
Unica via pe’ un mondo sì animale, la satira, ma quella di un Marziale.
E ad evitar che tutto in fin s’estingua, parlare senza peli sulla lingua!


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