chiamate l’anpi! L’IMPERO COLPISCE ANCORA: «IO E PALAMARA ABBIAMO RACCONTATO LA VERITÀ SULLE TOGHE E CE LA FANNO PAGARE»

«Anche sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perché ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina. In modo che più volte, mentre chi fa male ottiene ricchezze, onori e potenza, chi lo nomina è strascinato in sui patiboli, essendo gli uomini prontissimi a sofferire o dagli altri o dal cielo qualunque cosa, purché in parole ne sieno salvi»

[Giacomo Leopardi]


La stessa precisa identica cosa, cari lettori, è accaduta a noi di Linea Libera, con i miei arresti domiciliari “crimine contro l’umanità”. Ci hanno confezionato un bel cappottino di 16 querele – una più stupida e insulsa dell’altra – non perché siamo pericolosi trasgressori della legge come procura afferma, ma perché, con i nostri continui richiami alla legalità, rompiamo i coglioni a chi non intende servire lo stato con la fedeltà e l’impegno che Costituzione comanda. E non vogliono neppure riconoscere che non sono degni del potere di cui si sono impadroniti in maniera fraudolenta: o altrimenti loro stessi farebbero fuori dal loro canestro tutte (e non solo alcune) delle loro mele stra-marce. Il padrone della vita di una nazione è il popolo, non una banda di prevaricatori come ormai non è più ipotesi, ma nuda e cruda verità dimostrata. Grazie, politica della sinistra che ci ha ammazzati tutti! Grazie demo-comunisti alla Letta e non solo! Grazie catto-accoglientisti non del compromesso storico, ma di uno “storico compromesso” chiaramente più distruttivo del tanto odiato da voi nazi-fascismo!

 

NON IMPORTA CHE TU SIA LADY GAGA

SII GIUDICE CORROTTO, LUI NON PAGA!

 


 

Non è assolutamente il caso di Linea Libera, continuamente sotto il tiro di tutti perché tiene tutti sotto tiro. Ma che giornalismo è quello che parla solo di necci, pastasciutte e castagnacci?

 

Bella Italia, amate sponde,
Pur vi torno a riveder!
Trema in petto e si confonde
L’alma oppressa dal piacer…

Vincenzo Monti, Per la liberazione d’Italia (1800)
Dedicato a tutti i giornalisti che hanno il coraggio della “lepre europea”

 

di ALESSANDRO SALLUSTI


 

Mattarella & Napolitano, campioni della legalità. Sarebbero questi i garanti della Costituzione?

 

L’AVVOCATURA generale dello Stato ha chiesto un milione di risarcimento per i “danni d’immagine” che il libro Il Sistema avrebbe procurato alla magistratura e al paese.

Non so se il presidente Mario Draghi – pur  con una sua autonomia l’Avvocatura dipende da Palazzo Chigi – sia stato consultato e abbia dato il suo assenso a una simile iniziativa senza precedenti in Italia (nessuno fino ad ora aveva messo sotto accusa un libro).

Me lo chiedo perché gli avvocati dello Stato stanno mettendo in discussione in un colpo solo la libertà di espressione, quella di informazione e quella di stampa.

Il libro Il Sistema infatti è la ricostruzione meticolosa e documentata di che cosa è avvenuto dentro la magistratura dal 2008 ai giorni nostri e di come questa “cosa” si sia incrociata con il mondo della politica e dell’informazione interferendo sul libero corso della democrazia.

Il libro in questione è in libreria da sette  mesi, da sette mesi è in testa alle classifiche di vendita, i suoi contenuti sono stati sviscerati in numerose trasmissioni televisive, animano molti dibattiti dell’estate italiana e lo Stato, sotto la guida di un liberale come Mario Draghi sostenuto da partiti altrettanto liberali a partire da Forza Italia, che fa?

Chiede i danni, non ai magistrati come avrebbe avuto senso fare alla luce del discredito che hanno causato all’Italia, ma agli autori del libro, cioè a chi attraverso un lavoro serio e certificato ha permesso agli italiani di conoscere i misteri (e le nefandezze) del sistema giudiziario italiano. Tutto ciò dimostra come il libro Il Sistema abbia colto nel segno e quanto il sistema sia ben più ampio e ancora oggi radicato  di quanto svelato da Palamara.

Caro CSM, cara Avvocatura Generale dello stato… Ma se all’estero ci vedono così, è per colpa di un libro o a causa delle tante mele stra-marce che albergano beatamente fra i magistrati, tutti intenti a non vedere e a scagionare i colpevoli di un vero e proprio “attentato alla Costituzione”? Ragionare così non è come accusare gli oncologi della presenza dei tumori, gentilissimi furboni? Basta Arpìe! Il potere usurpato va tolto dalle mani indegne e impure

Questo è un tentativo di estorsione dello Stato nei miei confronti e di Palamara: colpirne due per educarne cento e scongiurare altre confessioni imbarazzanti.

A me l’Avvocatura dello Stato non fa alcuna  paura, neppure quando come in questo caso punta la pistola alla tempia di cittadini inermi in combutta con i magistrati colpiti e affondati da un ex, Palamara, sul quale pensavano di scaricare tutte le colpe e farla così franca.

Cari avvocatucoli, per questa storia vale la famosa battuta rivolta da Humphrey Bogart –  giornalista nel film L’ultima minaccia – al potente di turno che tentava di fermare una notizia scomoda: «Senta il rumore delle rotative che girano. È la stampa, bellezza, e voi non potete farci più nulla».

Alessandro Sallusti


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