PISTOIA. Il Collettivo 1° Maggio scrive:
Nel dicembre del 2013 l’Officina 1° Maggio subì un raid vandalico con il lancio di vernice bianca sulla porta, oltre a svastiche e frasi intimidatorie vergate sui muri circostanti; a distanza di un anno, nella notte tra il 24 e il 25/12 abbiamo subito il furto della bacheca esterna (di cui alcuni inquilini dello stabile davanti la sede ci hanno prontamente avvertiti, essendo momentaneamente sospese le nostre attività che riprenderanno a gennaio). Abbiamo poi appreso dal quotidiano Il Tirreno che ignoti, presumibilmente nella notte di natale, avrebbero imbrattato con vernice rossa la sede di CasaPound e tracciato scritte sui muri del quartiere ribadenti l’identità antifascista di Pistoia.
Se le azioni, nel merito, non potevano che suscitare la nostra simpatia, rappresentando il muoversi di qualcosa al di là della cerchia dei “soliti noti”, prendiamo nettamente le distanze rispetto alla scelta di un muro, quello dell’ex monastero, che è “luogo della memoria” imprescindibile nella storia della Resistenza pistoiese. Nei giorni successivi abbiamo appreso con un certo stupore che ciò sarebbe stato rivendicato a nome del Collettivo 1° Maggio (questo, va da se, ci fa incazzare non poco) e della risposta di parte istituzionale (sindaco) ai fatti.
In merito a ciò riteniamo necessario un chiarimento:
1) Chiunque si sia permesso di rivendicare e/o firmare un’ azione a nostro nome è pregato di fare in modo che non si verifichi mai più. È comprensibile la voglia di “fare” di alcuni giovani compagni vicini alle nostre idee, ma non possiamo permettere che queste azioni vengano falsamente firmate a nostro nome mettendo gli Antifascisti sotto il fuoco incrociato delle istituzioni e di una stampa locale magari in crisi di vendite. In questi anni di attività politica nel nostro quartiere abbiamo tessuto rapporti con gli abitanti di San Lorenzo (alcuni dei quali militano nel Collettivo) e portato avanti un costante impegno sociale: non lasceremo che l’imbrattamento di muri abitativi da parte di non si sa chi mini quello che abbiamo costruito.
Una cosa però vogliamo dire: la “rivendicazione” sarebbe stata su un muro adiacente la nostra sede (sottolineiamo a 10 metri di distanza), qualcuno ci fa così stupidi da imbrattare casa nostra? Non è che a qualche camerata è venuto in mente di farsi un po’ di pubblicità sui giornali considerata la pochezza delle proprie proposte politiche? E poi perché avremmo dovuto farlo visto che tra un mese la sede di CasaPound (come già annunciato da loro stessi) chiuderà? Se troveremo il responsabile in uno dei frequentatori del Collettivo questo riceverà una bella tirata d’orecchie, ma forse i colpevoli vanno ricercati altrove …
2) Per quanto riguarda invece l’attenzione sviluppatasi intorno ai fatti ci preme far notare la campagna mediatica, nei toni assolutamente sproporzionata agli eventi, condotta da Il Tirreno: sull’esempio del peggior giornalismo nostrano si è arrivati a parlare di “deturpamento permanente” e di “ingenti danni al patrimonio storico, nell’ordine delle migliaia di euro”; parole che, smarrita ogni obiettività, segnano una palese non aderenza al reale.
Ricordiamo che, quando nel 2009 fu vandalizzato con svastiche e slogan antisemiti il monumento ai martiri antifascisti di San Lorenzo, questo fu riqualificato con una spesa di poche decine di euro (pagati oltretutto di tasca propria, senza padrini istituzionali) da parte degli abitanti del quartiere; in quel caso gli sguardi de Il Tirreno erano evidentemente rivolti altrove.
Rispetto poi alle pubbliche dichiarazioni del sindaco Bertinelli non possiamo che sorridere: non si possono accettare lezioni da quei poteri che hanno permesso l’apertura di sedi di ispirazione dichiaratamente fascista (CasaPound e Forza nuova) nel quartiere “simbolo” dell’Antifascismo pistoiese e che stanno distruggendo Piazza della Resistenza. Quel Partito Democratico che, a livello nazionale, fa affari con la malavita nera romana, è l’asse di politiche antioperaie e antisindacali, reprime i movimenti di lotta in difesa dei beni comuni (casa, salute, istruzione, territorio). Se questo non è fascismo…
Collettivo 1° Maggio
Vedi anche:
Ancora si parla di fascismo e comunismo ????? Ma che siamo nel 2015 qualcuno glielo può far notare??? Oltre la tirata d’orecchi , si farebbero pure rendere i soldi che ci sono voluti per pulire??