ci fa senso. «POPOLO TOSCANO»: GORBI CONFERMA

Gorbi. La Nazione, 15 aprile 2015
Gorbi. La Nazione, 15 aprile 2015

PISTOIA. Per chi non se ne fosse accorto, La Nazione ne faceva un’ipotesi (15 aprile scorso) mentre noi ne abbiamo fatta una certezza con ci fa senso. Gorbi se n’è andato?.

Il consigliere serravallino ha infatti scritto una risposta-commento al nostro intervento. Quella che segue e che è sufficientemente chiara:

[…] ho sempre diffidato delle voci carbonare perché spesso mi è capitato di verificare che contengono inesattezze e rare volte sono la conclusione di un ragionamento complessivo ma si limitano al gusto del pettegolezzo.

Questa volta qualcosa di vero c’è: mi sono dimesso per motivi politici dalla segreteria dell’Udc, solamente che l’ho fatto il 18 marzo di due anni fa, di fronte al Comitato provinciale, dopo aver annunciato l’intenzione di lasciare con un comunicato stampa datato 27 febbraio 2013, riportato da diversi quotidiani e siti internet di informazione.

Da allora non ho più partecipato ad alcuna iniziativa dell’Udc.

Quanto al resto, preferisco fare un ragionamento e non un pettegolezzo che invece altri amano.

Da toscano vorrei che la Toscana fosse governata bene.

Da toscano vedo che il Presidente uscente Enrico Rossi non ha avversari visto che il centro-destra ha deciso di suicidarsi presentando ben quattro diversi candidati alla Presidenza della Regione. Senza contare che poi ci sono gli altri due candidati di Cinque Stelle e della sinistra di Tsipras & co.

Insomma la partita è già finita prima ancora che l’arbitro fischi l’inizio.

Da toscano quindi posso solo augurarmi che il Presidente Enrico Rossi governi bene nei prossimi cinque anni.

Oltre questa presa d’atto di quella che è la realtà toscana non posso aggiungere altro perché non saprei davvero rispondere a chi ipotizza liste, candidature, alleanze.

Solamente mi permetto di aggiungere quello che a me fa davvero senso: i ladri, i corrotti e i corruttori, gli speculatori, i moderni schiavisti, i truffatori, gli approfittatori, gli intrallazzatori ma, soprattutto, i “lamentini” quelli che, concorderai con me, sono sempre in prima fila per criticare ma non propongono mai una soluzione alternativa.

Ecco, dovunque la vita mi porterà, non mi candiderò mai per il partito dei “lamentini”.

 

TRE QUINQUENNI SONO TROPPI

 

Cane, Nero!
Cane, Nero!

Gorbi è ovviamente libero di fare quello che crede: lui lo sa. E sa che noi crediamo assolutamente in questa libertà che rivendichiamo per noi e lasciamo, intatta e integra, agli altri. Tutti.

Ma ci permetta di dire che la sua speranza di veder governare bene il Granduca è una pia illusione, per non dire (machiavellicamente, dalla Mandragola) buaggine:

  • in primis perché chi vive di speranza, muore a Montecatini
  • in secundis perché dovrebbe ricordare la maledizione dei quinquenni, a iniziare – se lo ha dimenticato glielo rinfreschiamo – dal famoso quinquennium Neronis, i primi 5 anni in cui il famoso imperatore romano regnò splendidamente, ma solo perché aveva come guida Seneca il Filosofo. Rossi, però, che era un filosofo, di Senechi non ce n’aveva, che ci risulti.

Andò bene per quello, Nerone, dicono all’unìsono gli storici. Poi “prese la mano” a tutti (compresa la mammina) e ne fece… di pelle di becco. Fece fuori anche lei.

Ora il Rossi, di quinquenni, ne ha già fatti due:

  • il primo, da Assessore: un disastro – 420 milioni fumati a Massa: e lui non se ne accorse, poverino. Chissà che pensava…
  • il secondo lo abbiamo vissuto e lo viviamo tutti, con le sue (di lui) decapitazioni sanitarie da una parte e l’aumento dei dirigenti e dei costi (inutili) dall’altra – basta spendere per asfaltarsi la strada di sostenitori; e con la segatura dei piccoli ed efficienti ospedali, ma potenziati (come dice il buana consacratosi tardivamente a Renzi a cui regalò la Saccardi come Vicepresidente; e come ripetono i suoi coordinati pappagallini tirapiedi)
  • il terzo quinquennio di Rossi (quello dello Spirito Santo) lo vogliono far venire gli uomini di Popolo Toscano perché “il Pontedera” sappia fare meglio, come fosse possibile rimandare a settembre per tre volte

Moriremo, allora, tutti felici e contenti con un Rossi che s’è redento imparando a governare? O è più facile (e probabile) che, chi tanto casino ha fatto, ne possa fare ancora di più perché, come si dice a Pistoia, «la cosa gli comparisce bene»?

Di solito gli uomini invecchiando non fanno come il Chianti: specie se politici non mègliorano, pèggiorano. In altre parole fanno “come l’òva”: diventano barlàcci.

Pensaci, Federico (non Giacomino, come in Pirandello)! Pensaci bene o finirai anche tu a Montecatini…

 Edoardo Bianchini

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