CICLISMO E DOPING, IL NUOVO LIBRO DI RENZO BARDELLI

Il nuovo libro di Renzo Bardelli
Il nuovo libro di Renzo Bardelli

MONTALE. È uscito in questi giorni il nuovo libro di Renzo Bardelli, giornalista pubblicista, ex storico sindaco di Pistoia, appassionato di ciclismo: “La Generazione Epo e il doping di Lance Armstrong” (Ma.Ga.Ma. Edizioni, 15 €). Libro che sarà presentato questa mattina alle ore 10 nella Sala Maggiore del Palazzo Comunale di Pistoia e lunedì 31 marzo, con inizio alle 21, a Villa Smilea di Montale. “Povero pedale, ancora un libro sul ‘cancro’ che l’ha colpito (e affossato?) – è una versione ricorrente tra gli sportivi –: perché continuare a castigare solo e soltanto il ciclismo, senza interessarsi a tutte le altre discipline sportive?”.

“Meno male, ecco un volume che scopre il marcio di uno sport bellissimo rovinato dal business”, la tesi dei giustizialisti. Quello di Bardelli, indubbiamente, è un testo che farà discutere, il seguito dei letti e premiati “Generazione Epo: chi e come ha distrutto il ciclismo” e “Mondo doping. Angeli demoni e furbetti nello sport”.

Taluni lo accusano di “marciarci”, altri di “essersi autoproclamato paladino antidoping al momento giusto”, altri ancora di “sputare nel piatto in cui ha mangiato”. D’altro canto, numerosi sono anche gli elogi, di chi ne ha sempre apprezzato lo spirito battagliero, la voglia di pulizia, il tentativo di ripristinare principi e valori dello sport dei primordi. E c’è anche chi l’ha paragonato a Don Chisciotte e alle sue battaglie contro i mulini a vento.

Lungi da noi il voler giudicare: quando si tratta di letteratura, che sia d’inchiesta o sportiva o tutte e due le cose assieme, lasciamo che sia il lettore a farsi un’idea. L’importante, in questo Paese sinistrato da una società ingorda di potere, è che si legga. C’è da imparare da tutti. Certo, per il ciclismo e per tutti gli sport iper professionistici, ci sarebbe soprattutto da preoccuparsi dei giovani, più che di professionisti e amatori.

Torniamo a insegnare ai ragazzi che cosa siano lealtà e onestà, smettiamo di considerare il secondo classificato il primo degli sconfitti e non adoriamo il Dio Denaro. Vedrete che qualcosa, pian piano, cambierà.

gianlucabarni@linealibera.it

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