«CIMONE», FESTA GRANDE NEL VILLAGGIO DI “PINO”

Pian degli Ontani. I 60 anni del Villaggio Cimone
Pian degli Ontani. I 60 anni del Villaggio Cimone

CUTIGLIANO. Festa grande a Pian degli Ontani (Cutigliano), per i primi 60 anni del “Villaggio Cimone”: domenica prossima, 14 settembre, l’Opera fondata da Pino Arpioni e intitolata a Giorgio La Pira si ritroverà attorno a quelle casette nel bosco dove, dall’estate 1954 a oggi sono transitati non meno di 40 mila giovani impegnati in attività educative.

Su iniziativa della stessa “Opera”, oggi presieduta da Gabriele Pecchioli, e del Comune con il neosindaco Tommaso Braccesi, il programma prevede una celebrazione eucaristica (ore 11:30, all’interno del Villaggio), presieduta dal cardinale emerito di Firenze Ennio Antonelli. Seguirà (ore 14:30) un incontro pubblico per rievocare i 60 anni di attività e, in particolare, la figura di Giuseppe Arpioni conosciuto da tutti come “Pino”. Sarà infine intitolata, a questa importante figura del laicato cattolico (strettissimo collaboratore del sindaco La Pira di cui fu anche assessore in Palazzo Vecchio) una strada nel tratto che conduce al villaggio. Altri due i momenti della giornata: un incontro fra gli educatori dell’Opera (ore 10) e, in collaborazione con Slow Food Alto Reno e Montagna Pistoiese, un pranzo buffet offerto ai presenti con prodotti a km zero. Presente anche la banda musicale della Montagna Pistoiese.

Nei locali del Centro studi intitolato a Beatrice, la poetessa pastora nata a vissuta in Pian degli Ontani, si potrà visitare (l’iniziativa si svolge in sinergia con Pro Loco e Centro “Beatrice”) una mostra con pannelli che ricordano i primi 60 anni del Villaggio Cimone ma anche i 90 anni che avrebbe avuto Pino Arpioni (scomparso nel 2003) e su cui ha da poco pubblicato un volume il giornalista toscano Claudio Turrini.

Fortemente provato dalla dura esperienza bellica e al ritorno dalla Germania dov’era stato prigioniero, Arpioni, allora giovanissimo esponente dell’Azione Cattolica, decise di dedicare la sua vita all’educazione dei giovani, che aveva visto così facile preda degli indottrinamenti ideologici e del fanatismo politico. Già nel 1946 iniziò a organizzare campi – scuola sulla montagna pistoiese. Ma fu nel 1954 che riuscirà, in Pian degli Ontani, a concretizzare il progetto di un villaggio montano: 5 casette prefabbricate che in seguito presero il nome dai monti circostanti (Selletta, Campolino, Libro Aperto, Doganaccia, Gomito).

Da qui, nel corso dei decenni, sono transitate, per le attività sia estive che invernali, decine di migliaia di giovani da tutta la Toscana e, in sinergia con l’Azione Cattolica, da molte parti d’Italia. Diverse anche le presenze “istituzionali”: iniziando con un giovanissimo Romano Prodi che giunse al Villaggio, da Reggio Emilia, proprio nel luglio 1954 in sella a una bicicletta. Qualche anno dopo iniziò a frequentare il Villaggio, e lo ha poi fatto per quasi tutte le estati negli anni Ottanta, il giovane Enrico Letta: prima con gli studenti pisani di AC e poi con il gruppo degli universitari. Prima ancora, quando le attività dell’Opera iniziarono a svolgersi a Dogana Nuova, alle pendici del Cimone, i registri segnalano dirigenti centrali di AC del calibro di Emanuele Milano e Umberto Eco.

Molto stretto, in 60 anni, il rapporto tra il Villaggio e la popolazione residente in Pian degli Ontani: nel giugno 2001 il Comune di Cutigliano consegnò la cittadinanza onoraria a Pino Arpioni. Migliaia le persone che, negli inverni trascorsi nel Villaggio, hanno imparato a sciare: prima sulle piste di Piandinovello e poi in quelle di Abetone. E tanti gli incontri formativi (su Bibbia e Concilio nonché sui grandi temi dell’attualità mondiale. Fra i relatori sempre il professor Giorgio La Pira) che si sono tenuti al “Cimone”.

Oggi, completamente ammodernato, il Villaggio viene soprattutto utilizzato dall’Opera nel periodo invernale con una attività di preparazione per chi, nella estate successiva, sarà impegnato come educatore
nei campi scuola. Anche in estate, oltre ai gruppi di Azione Cattolica, il “Cimone” ospita tre campi scuola dell’Opera che coinvolgono circa 200 giovani.

[mauro banchini]

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