cinghiale decapitato. O DELLA NOSTRA UMANITÀ…

Cinghiale decapitato sul guard rail. E Francesco ci parla di Laudato sì...
Cinghiale decapitato sul guard rail. E Francesco ci parla di Laudato sì…

FIRENZE. Cinghiale decapitato: una foto simbolo della guerra agli animali. L’episodio in Garfagnana ci ricorda dove stiamo andando.

Naturalmente si tratta “solo” di un cinghiale, quindi l’orribile gesto compiuto in Garfagnana – la testa mozzata di un animale ficcata sul paletto di un guard rail (foto e articolo) – non merita nemmeno un commento da parte delle ciarliere “parti interessate” alla nuova legge toscana che liberalizza la caccia agli ungulati. Ma quella foto è simbolo – e un riassunto – di quel che sta accadendo in questa regione.

La giunta regionale ha deciso di prendere una posizione di estrema retroguardia e di reagire con metodi sbrigativi, antiquati e cruenti alle richieste delle associazioni agricole e venatorie, le quali chiedono un intervento rapido, una sorta di “guerra lampo” contro cinghiali e caprioli, riparandosi dietro dogmatiche affermazioni circa la “scientificità” della decisione presa.

In realtà si tratta di una precisa scelta politica, che ignora le possibili, documentate e altrettanto scientifiche (e più moderne) alternative, come una vasta letteratura e numerose esperienze dimostrano. Perciò quella testa mozzata ci ricorda che cosa si sta facendo, come e con chi lo si sta facendo.

Mentre qualcuno compiva questo bel gesto, in piazza Anfiteatro a Lucca (foto) alcuni attivisti mostravano lo stesso striscione esibito nei giorni scorsi sotto monumenti come Ponte Vecchio a Firenze, i Quattro Mori a Livorno, la torre pendente a Pisa.

Il consiglio regionale nei prossimi giorni prenderà la sua decisione, ma non si dica che non c’erano alternative.

Il nostro pensiero va a quel cinghiale ucciso e vilipeso con stile bellico e mafioso.

[toscana rossa di sangue]

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