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PISTOIA. Roberto Ruffilli: le riforme che avrebbero cambiato l’Italia, è questo il titolo del convegno in programma venerdì 13 maggio dalle 10 alle 13 presso l’Auditorium del Centro Fratelli Carrara-Fondazione Maic (in via Don Bosco 10 a Pistoia) promosso dal Cipes-Centro di iniziativa Pistoiese per l’Economia ed il Sociale.
Al convegno interverranno protagonisti e studiosi di assoluto rilievo come Enzo Balboni (ordinario di Istituzioni di diritto pubblico all’Università Cattolica di Milano, Alberto Azzena (ordinario di diritto amministrativo dell’Università di Pisa, Emanuele Rossi (ordinario di diritto costituzionale alla scuola superiore Sant’Anna di Pisa) e Daniela Mazzuconi (sottosegretario al Ministero della Giustizia dal 1992 al 1994.
I lavori saranno aperti da Giorgio Federighi e introdotti e coordinati da Giuseppe Matulli, già vice-sindaco di Firenze. È previsto un ricordo di Guido Melis (parlamentare Pd fino al 2013 e Ordinario delle Istituzioni Politiche all’Università La Sapienza di Roma).
“Nel prossimo mese di ottobre – spiega Giorgio Federighi, presidente Cipes – gli elettori italiani saranno chiamati ad esprimersi in occasione del referendum confermativo sulla riforma costituzionale, recentemente approvata, il cui punto centrale è il superamento del bicameralismo perfetto. Si tratta di un appuntamento estremamente importante: già si assiste alla nascita dei primi comitati per il sì ai quali si contrappongono quelli per il no. Avvisaglie di un dibattito che si preannuncia particolarmente acceso, ma i segnali che la consultazione di ottobre rischi di trasformarsi in un giudizio pro o contro il governo Renzi, sul quale non intendiamo pronunciarci in questa occasione, sono già chiari. Questo per volontà della stessa politica, ma anche per la disinformazione di una larga parte dell’elettorato attivo (dato questo dimostrato da recenti sondaggi in merito)”.
Il Cipes-Centro d’Iniziativa Pistoiese per l’Economia ed il Sociale che della riforma giudica alcuni aspetti positivi, altri meno, ritiene indispensabile un’opera di diffusione dei contenuti del ddl Boschi affinché i cittadini siano adeguatamente informati riguardo ad un voto che non esitiamo a definire storico.
“Anche in questa ottica – prosegue Federighi – riteniamo che risulterà di assoluta attualità il convegno che la nostra associazione organizza partendo dal ricordo di uno degli intellettuali più avveduti che abbiano riflettuto e lavorato sul tema delle riforme costituzionali: si tratta di Roberto Ruffilli, che nel 1988 predispose, per sottoporlo alla discussione parlamentare, un ampio e lungimirante progetto di riforma dello Stato e dei vari ambiti nei quali lo stesso si articola. Iniziativa che, come rivendicato inequivocabilmente nel volantino delle Br, gli costò la vita: il 16 aprile di quello stesso anno Ruffilli rimase vittima di un vile agguato nella sua casa di Forlì e il mondo politico perse una figura di indubbio valore, troppo poco ricordato da stampa e istituzioni”.
Roberto Ruffilli. Studioso di Scienza della politica e parlamentare in due legislature, Roberto Ruffilli fu un importante esponente della Democrazia Cristiana. Si distingueva per uno stile semplice al quale tuttavia affiancava una lucida attività di analisi del sistema politico italiano che lo portò ad elaborare un progetto di riforma istituzionale ed elettorale.
Fu ucciso da un commando delle Brigate Rosse il 16 aprile 1988 nella sua casa di Forlì. Nelle settimane precedenti aveva contribuito a far nascere il governo De Mita, del quale era fidato collaboratore.
Per info: Giorgio Federighi Presidente Cipes 335.399193, https://cipes-pistoia.org/