CIRCOLI DI RIFONDAZIONE COMUNISTA-FEDERAZIONE DELLA SINISTRA DI AGLIANA E MONTALE

Il documento di Prc-Federazione della Sinistra
Il documento di Prc-Federazione della Sinistra

AGLIANA-MONTALE. Le Segreterie dei Circoli di Agliana e Montale di Rifondazione Comunista, in vista delle prossime consultazioni amministrative comunali, dichiarano la propria disponibilità ad un serio e proficuo confronto con le altre forze politiche della sinistra e del centro-sinistra, rappresentative di compagini sociali e con un proprio radicamento sul territorio e con i programmi dei candidati alla carica di Sindaco che risulteranno vincitori nelle competizioni delle primarie nei Comuni di Agliana e Montale.

Tale confronto è da effettuare su un piano di pari dignità e scevro dall’assunzione di posizioni di veto pregiudiziale ma, bensì, di dialogo su contenuti programmatici riguardanti il governo del territorio, l’ambiente, le politiche sociali e del lavoro, lo sviluppo ed, in generale, le risposte ai bisogni dei cittadini specialmente nell’attuale grave fase di crisi economico-sociale.

Individua nei seguenti punti i contenuti programmatici di massima su cui sviluppare il confronto:

ACQUA PUBBLICA E BENI COMUNI

Il Referendum del giugno 2011 per la pubblicizzazione dell’acqua, con la partecipazione di 27 milioni di cittadini, è stato totalmente disatteso sia dai governi nazionali che da alcune amministrazioni locali che, indifferenti ai risultati referendari, si sono adoperate per la privatizzazione del servizio idrico e di tutti i servizi pubblici locali.

Sottolinea che i beni comuni per la loro stessa intrinseca natura non possono essere oggetto di mercificazioni o di speculazioni di mercato da parte di soggetti privati.

Quindi l’impegno delle future amministrazioni comunali dovrà essere in favore dell’implementazione dei beni comuni e della loro gestione pubblica.

POLITICHE AMBIENTALI

Uno degli obiettivi prioritari delle future amministrazioni comunali dovrà essere quello della salvaguardia della salubrità dell’ambiente e della salute dei cittadini in territori notoriamente esposti a numerose fonti di inquinamento atmosferico, idrico, acustico con notevoli implicazioni negative sulla qualità della vita dei residenti.

Riteniamo che l’ambiente ed il paesaggio costituiscano le principali ricchezze da valorizzare, adottando politiche atte a individuare e reprimere tutte quelle pratiche, sia di iniziativa pubblica che privata, che incidono sulla qualità dell’aria e dell’acqua con i conseguenti effetti inquinanti e di nocività a danno della sanità pubblica.

Sull’impianto di incenerimento di Montale, che è stato per lungo tempo oggetto di accese polemiche in merito ai rischi degli effetti delle emissioni sui territori di Montale ed Agliana, riteniamo che la pratica dell’incenerimento dei rifiuti, nonostante il contenimento dei rischi d’inquinamento mediante operazioni di controllo e di monitoraggio messe in atto con le moderne tecnologie, rappresenti, tuttavia, una metodica di smaltimento dei rifiuti non scevra da rischi per la salubrità dell’ambiente e, quindi, per qualità della vita dei cittadini.

Quindi esprime la propria contrarietà all’ampliamento dell’impianto subordinando il suo funzionamento ad un adeguato controllo da parte dei soggetti pubblici preposti e l’eventuale dismissione, nel caso che dai risultati dell’indagine epidemiologica in corso emerga una connessione fra gli effetti delle emissioni e la presenza di diffuse patologie oncologiche e cardiovascolari fra le popolazioni residenti.

Una particolare attenzione dovrà essere riservata, da parte dei Comuni azionisti del Cis, alla adeguata e corretta gestione tecnica ed amministrativa sia della raccolta dei rifiuti che dell’impianto d’incenerimento in considerazione dei numerosi problemi che si si sono verificati in passato.

Prosecuzione della raccolta differenziata porta a porta, che ad oggi ha conseguito risultativi probativi, nell’ottica dell’istituzione della tariffa puntuale dei rifiuti, al fine di consentire ai cittadini ed alle aziende di corrispondere la tassa sui rifiuti in base all’entità effettiva dei rifiuti da smaltire ed incrementando, in tal modo, la quantità di raccolta differenziata.

ASSETTO DEL TERRITORIO E URBANISTICA

Nelle politiche di governo del territorio non possiamo non tenere conto della grave crisi che in questi ultimi anni ha colpito l’importante settore dell’edilizia.

In Italia si aprono sempre meno cantieri e quelli già aperti vengono spesso abbandonati e non rimangono che scheletri di palazzi o di altre opere. Secondo i dati Istat il settore delle costruzioni ha perso il 10,9%.

I sindacati di categoria degli edili avvertono, con notevoli preoccupazioni, che se non si interviene rapidamente si aggraverà l’ecatombe economica e sociale in corso da anni con effetti drammatici visto che, dall’inizio della crisi, il comparto dell’edilizia ha perso circa 740.000 posti di lavoro.

Per il rilancio dell’edilizia non sono sufficienti i bonus sulle ristrutturazioni ed il risparmio energetico che pur sono misure positive ma non esaustive per il rilancio del settore.

I Comuni, nell’ambito delle loro competenze, possono intervenire sia sul piano della semplificazione burocratica e sia su quello degli oneri a carico di chi intende attivare interventi di nuove costruzioni o ristrutturazioni ovviamente in sintonia e nel rispetto della normativa nazionale e regionale in materia urbanistica.

Pertanto si tratta di coniugare, nella redazione dei piani strutturali e dei regolamenti urbanistici, un contenimento del consumo del suolo con obiettivi di sviluppo atti a favorire il settore dell’edilizia polarizzando l’attenzione, anche, sulla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.

Una particolare attenzione sarà da riservare, poi, alla bioedilizia ed incentivando gli interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici.

LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Come è noto l’Italia sta attraversando una grave fase di crisi sotto il profilo economico, sociale ed istituzionale.

È in atto una pericolosa controriforma neoliberista degli Enti Locali che punta a colpire il loro ruolo di enti di prossimità, capaci di garantire diritti costituzionali universali e di promuovere lo sviluppo di un’ economia solidale.

L’uguaglianza nella dotazione dei servizi è stata ridotta all’essenzialità delle prestazioni erogate mentre si è lavorato per lo stravolgimento del sistema impositivo e per l’alienazione dei beni pubblici.

Le risorse per gli investimenti per la realizzazione di opere pubbliche sono ridotte al minimo nonostante sussistano impellenti ed improcrastinabili necessità di interventi per la tutela del territorio sempre più soggetto al rischio idro-geologico.

Il sistema delle autonomie locali è stato vessato da tagli enormi dei trasferimenti in totale continuità con i governi che si sono succeduti in questi ultimi anni.

Il patto di stabilità interna ha indotto alle privatizzazioni, alle esternalizzazioni ed all’aumento del costo dei servizi.

È sempre più difficile per gli amministratori pubblici riuscire a far quadrare i bilanci e a dare risposte ai bisogni dei cittadini che nei nostri territori, a differenza del passato, vivono in uno stato di diffuso disagio economico- sociale.

Ampie fasce del ceto medio che un tempo erano collocate in una posizione di discreto benessere , a causa della chiusura o del ridimensionamento di numerose attività produttive, stanno scivolando verso la soglia della povertà ricorrendo sempre più frequentemente ai servizi sociali dei Comuni o del volontariato sociale.

Come è noto i poteri dei Comuni in materia di lavoro sono esigui ma, tuttavia, possono essere adottate misure atte a contenere la pressione fiscale e tariffaria sulle attività produttive e commerciali, a monitorare la situazione delle imprese presenti sul territorio prima che esse precipitino in uno stato di crisi irreversibile mediante il coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati che potrebbero intervenire tempestivamente prima del verificarsi di situazioni di criticità insanabili.

La presentazione di progetti da finanziare mediante il ricorso ai fondi europei potrebbe essere un’occasione di conseguimento dello sviluppo nei settori dell’ambiente, dei beni culturali, degli incentivi ad imprese che effettuano la ricerca e l’innovazione tecnologica.

DEMOCRAZIA E PARTECIPAZIONE

Di fronte ai travolgenti sentimenti di anti-politica diffusi fra i cittadini, gli enti locali, nel loro specifico ruolo di soggetti della democrazia rappresentativa, dovranno sempre più mettere in atto pratiche di rinnovamento e di promozione della partecipazione popolare assumendo impegni di “buona politica”: trasparenza dei bilanci; ottimizzazione dei canali d’informazione; percorsi partecipativi periodici; partecipazione di rappresentanze di cittadini ai lavori delle commissioni di lavoro al fine di attuare un confronto diretto sulle varie problematiche del territorio.

Sulla base dei su-esposti punti programmatici di massima i Circoli di Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra dei Comuni di Agliana e Montale attivano un percorso di partecipazione e di confronto sia con le forze politiche della sinistra e del centro-sinistra e sia con i singoli cittadini, con le organizzazioni sindacali di categoria, con le associazioni e con i comitati.

Le Segreterie dei Circoli
Prc – Federazione della Sinistra
di Agliana e Montale

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