FIRENZE. Ance Toscana, in collaborazione con Associazione Est, promuove per lunedì 22 con inizio alle 9 presso la sede di via Valfonda 9 Firenze un convegno dedicato al tema della resilienza urbana, di come intervenire per costruire città resilienti, ovvero in grado di resistere ed adattarsi all’impatto dei mutamenti climatici.
La resilienza non è fatta solo di strategie di risposta e adattamento, ma anche di interventi finalizzati a migliorare le città sia nelle fasi di crisi che in quelle “positive”, in un’ottica di prevenzione, attraverso la predisposizione di un piano proattivo ed integrato per prevenire e, in caso di necessità, reagire in modo efficace.
Il convegno rappresenta l’occasione per fare il punto su questo tema, al centro delle politiche comunitarie e nazionali, con un ruolo decisivo di regioni e comuni e con la necessaria mobilitazione di tutti i soggetti sociali, dal sistema delle imprese al mondo delle professioni e della ricerca.
I lavori, dopo il saluto di Riccardo Spagnoli presidente di Ance Toscana, saranno aperti dalla relazione “La città resiliente: approcci e strumenti” di Angela Colucci (Politecnico di Milano e ResilienceLab) che fornirà l’inquadramento aggiornato del tema del convegno, anche alla luce del nuovo “Osservatorio sulle pratiche di resilienza” promosso da Fondazione Cariplo e mirato all’innovazione delle politiche e delle pratiche di sviluppo sostenibile dei territori.
Mauro Grassi, della struttura di Missione contro il dissesto idrogeologico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la relazione “Aree urbane e interventi contro il dissesto idrogeologico” farà il punto degli interventi progettati ed in corso di realizzazione per difendere le città dalle conseguenze del dissesto idrogeologico, mettendo a confronto aspettative, risultati ed evidenziando le criticità emerse
“Il verde urbano e l’organizzazione degli spazi pubblici” è il tema affidato Mariella Zoppi dell’Università di Firenze: più verde urbano ed una progettazione ed organizzazione degli spazi pubblici sono in grado di contribuire a ridurre le temperature urbane e l’inquinamento atmosferico.
La resilienza agisce anche sui modelli organizzativi e gestionali dei sistemi urbani, ad esempio nei trasporti: Cristina Martelli, dell’Università di Firenze tratterà il tema “Sistemi informativi statistici per la resilienza”, ovvero di come, per far fronte a situazioni di crisi, frutto di calamità naturali e di altre emergenze, l’utilizzo di Big Data consenta di elaborare modelli per perfezionare le risposte al variare del momento e delle condizioni in cui si verifica.
Bologna, con il progetto Life + Blueap, rappresenta una “best practice” a livello globale, un esempio virtuoso di adattamento ai cambiamenti climatici grazie ad azioni semplici ed efficaci, senza grandi progetti mastodontici ma con azioni territoriali di coinvolgimento della cittadinanza e andando ad interagire con le politiche già in essere dell’amministrazione: della impostazione del Piano per l’adattamento climatico, dei risultati conseguiti e delle attività in divenire ne parleranno Patrizia Gabellini, Assessore all’Urbanistica, Città storica e Ambiente, e l’ing. Giovanni Fini, coordinatore Progetti Settore Energia e Ambiente del Comune di Bologna.
Dopo gli interventi dal pubblico, saranno comuni e Regione Toscana a dover illustrare realizzazioni, progetti in corso ed iniziative per il futuro: Simone Gheri, Segretario generale di Anci Toscana, illustrerà quanto i comuni stanno realizzando, anche alla luce del recente convegno «La città resiliente. Il futuro dell’Agenda Urbana Europea” che Anci Toscana ha dedicato al tema.
A Federica Fratoni, Assessore Ambiente e Difesa del suolo della Regione Toscana, presentare l’avanzamento dei programmi regionali per la difesa del suolo e l’adattamento ai cambiamenti climatici. I lavori saranno conclusi da Vincenzo Di Nardo, Vice Presidente nazionale Ance, che parlerà del ruolo e dell’impegno del settore delle costruzioni per contribuire al raggiungimento degli obiettivi attraverso un’attenta e qualificata politica di partenariato pubblico privato.
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