“CLOUDTRAITS”, NUVOLE IN MOSTRA

SANTIMATTI FLYER Cloudtraits

AGLIANA. Sabato 24 ottobre alle 17:30, al teatro Il Moderno di Agliana in piazza A. Magnani 1, sarà inaugurata la mostra fotografica Cloudtraits di Filippo Giansanti e Fabrizio Pelamatti, componenti del Santimatti Studio.

Il progetto s’inserisce all’interno della programmazione che l’Associazione culturale Il Moderno ha curato per la stagione 2015/2016, sempre guardando al teatro come ad un contenitore di linguaggi e percorsi artistici, dove ogni proposta provi a sviluppare una relazione con la comunità locale, provando ad arricchirne il livello di pensiero e di sensibilità.

Cloudtraits, progetto fotografico che rielabora creativamente l’immagine classica del ritratto (il titolo gioca appunto con il termine inglese portraits), seguendo il consueto processo di allestimento e costruzione dello scatto, ‘della scena’.

Il soggetto è collocato in un ambiente che lo caratterizza, che racconta qualcosa di lui. Ma davanti al soggetto avviene l’improvviso passaggio di una nuvola. La nuvola copre tutti i volti e gran parte della figura o delle figure ritratte, assorbe e riflette la luce, immette nella previsione dell’immagine un elemento aleatorio, incontrollabile. Dobbiamo lasciarci trascinare da questo slittamento, dallo scivolamento e dall’irruzione di questa massa bianca che avvia un gioco polisemico che ci riguarda, che ci porta dentro e oltre il soggetto fotografato.

CloudtraitsI Santimatti ci raccontano dei tempi nuvolosi in cui viviamo. Siamo immersi nelle nuvole, nuvole che memorizzano e processano dati, nuvole fotografiche, nuvole musicali, nuvole applicative.

Non siamo banalmente con la testa tra le nuvole, non siamo semplicemente persi nella contemplazione di questo elemento fluido, indefinito e variabile, percepito come misterioso e fondativo fin dall’origine della nostra civiltà, della storia del nostro pensiero (dalla Bibbia a Socrate, da Lucrezio a Cartesio).

È il concetto stesso di individuo che forse sta lasciando lentamente il posto a quella che Barthes chiamava individuazione, in cui l’io è una pluralità e rete mobile di forze diverse, e in cui tale pratica evolutiva interminabile è praticata attraverso la Nuance, una nebulosa, soffice ma gravida di senso.

Cloudtraits è un gioco. Guardiamo le nuvole che diventano possibilità e mondi infiniti di oggetti e di pensieri. Tra le suggestioni possibili c’è quella di pensare di essere immersi in esse che non sono senza storia ma interessate dalla storia lenta, quasi immobile, della lunghissima durata, sottomesse ad una evoluzione quasi impercettibile.

Forse il progetto del Santimatti studio, più semplicemente, è un catalogo, parziale e in fieri, delle nuvole stesse. È l’umano l’elemento transitorio. Le nuvole ci saranno anche dopo di noi. Bisogna interrogarci sul tempo che faremo domani.

R. Dunlop

[il moderno]

Print Friendly, PDF & Email