cobas scuola pistoia. “PROVE INVALSI TRA RICATTI E MINACCE”

Il sindacato è dalla parte di chi si oppone e cerca di resistere con ogni strumento all’imposizione di un progetto costoso e inutile

Il comunicato stampa

PISTOIA. Anche quest’anno, nonostante l emergenza sanitaria, si sono svolte nelle scuole italiane le prove Invalsi, con tutta la loro umiliante riduzione del sapere a rito meccanico e banalizzante.

Si tratta infatti di un’operazione che, come abbiamo più volte notato, non ha nessun impatto sul miglioramento della qualità formativa della scuola italiana. Come tutti sanno, anzi, la natura stessa delle prove – il quiz – ha una ricaduta del tutto negativa sulla didattica, che inevitabilmente adegua le sue pratiche all’obbiettivo indicatole dalla verifica che ne verrà fatta: da momento di confronto formativo, di esercizio di abilità ermeneutiche di fronte alla complessità delle discipline, la lezione diviene così addestramento, allenamento tecnico orientato al buon risultato numerico con cui superare il quiz proposto dal ministero.

Alla miopia del ministero si aggiunge, sul nostro territorio, quella di molti dirigenti, incapaci di contrapporsi criticamente alle disposizioni che ricevono dall’alto.

Cobas contro “La buona scuola”. Firenze, 5 maggio 2015

A sprezzo del ridicolo, nonostante le critiche di studiosi e pedagogisti, nonostante la sfiducia diffusa di molti insegnanti, nonostante gli scioperi e il boicottaggio di classi intere di studenti che si rifiutano di sottostare a un penoso rituale, diversi dirigenti delle scuole pistoiesi riconvocano gli studenti assenti per sessioni suppletive di prove, esercitano pressioni sui docenti più ricattabili per coinvolgerli – senza alcuna retribuzione – nella somministrazione dei test, addirittura minacciano pubblicamente di ritorsioni nella valutazione quegli studenti che osano dissentire, non presentandosi alle prove, o consegnandole in bianco.

Di fronte a tutto questo, i Cobas della scuola sono dalla parte di chi si oppone e cerca di resistere, con ogni strumento, all’imposizione di un progetto costoso e inutile, o meglio utile solo a sottrarre la scuola italiana alla sua funzione primaria, quella di essere un’istituzione autenticamente formativa, per svilirla mettendola al servizio di una didattica sempre più superficiale e nozionistica.

[cobas scuola pistoia]

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