“CODICE ROSA” OPERATIVO

L'incontro e la firma in Procura
L’incontro e la firma in Procura

PISTOIA. Nella Provincia di Pistoia è diventato pienamente operativo il protocollo d’Intesa “Codice Rosa”, firmato lo scorso 13 novembre tra Procura della Repubblica di Pistoia e ASL3, e che aveva dato vita alla task force interistituzionale provinciale per la “promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle fasce più deboli della popolazione, indipendentemente dal loro stato civile e di cittadinanza”.

Martedì scorso con il nuovo protocollo denominato “Procedura operativa Codice Rosa”, firmato tra il Procuratore capo della Repubblica di Pistoia Renzo Dell’Anno e il direttore generale della ASL3 Roberto Abati, sono state sottoscritte e definite tutte le modalità e gli interventi, compresi quelli di assistenza e sostegno, con i quali si dovrà intervenire ed agire nell’ottica della piena collaborazione e fattiva sinergia tra tutti gli operatori coinvolti. Ed infatti la firma è avvenuta alla presenza del Sostituto Procuratore Claudio Curreli, del direttore sanitario della Asl3 Lucia Turco, del Questore Maurizio Manzo, del vice Questore Antonio Fusco, del Comandante Provinciale dei Carabinieri Eugenio Cacciutolo e della Dirigente della divisione Polizia Anticrimine Mariella Primiceri.

Con la firma alle vittime di violenza (donne, minori, anziani, disabili, omosessuali, …) saranno garantiti percorsi assistenziali protetti; sarà attivata anche in stretto raccordo con il Pubblico Ministero, che si attiverà entro 24 ore dalla segnalazione dei sanitari per adottare gli eventuali provvedimenti cautelari nei confronti dell’autore o degli autori della violenza.

”Con la sottoscrizione del nuovo protocollo – ha detto Abati – la rete acquisisce maggiore forza e diventa più efficace per le finalità che deve sviluppare e nel realizzare azioni coordinate e competenti, fondamentali per la piena applicazione di questo progetto nato per contrastare un fenomeno che anche nella provincia pistoiese deve essere costantemente monitorato, soprattutto per far emergere situazioni che altrimenti resterebbero sconosciute”.

Anche il direttore sanitario ha evidenziato l’importanza di azioni sinergiche in quanto il problema della violenza non riveste solo carattere sanitario. La dottoressa Turco ha ricordato che il progetto, che si è strutturato e sviluppato localmente facendo seguito ad una delibera regionale, ha previsto all’interno dell’azienda sanitaria pistoiese la realizzazione di percorsi assistenziali, territoriali ed ospedalieri, specifici dedicati alle vittime di violenza: in particolare all’interno dei pronto soccorsi, oltre ai normali codici di triage (bianco, azzurro, verde, giallo e rosso) è stato istituito un ulteriore codice criptato da utilizzare per identificare i casi in cui vi sia il sospetto che le lesioni del paziente siano riferibili a maltrattamenti e abusi. Sempre all’interno dei pronto soccorsi dell’azienda sono presenti anche le “stanze rosa”: locali che assicurano privacy, dove le vittime sono accolte e curate dal personale e avviate al percorso assistenziale.

La dottoressa Monica Bani, responsabile del coordinamento provinciale “Codice Rosa” ha reso noto che dall’agosto al dicembre 2013 i casi di violenza sono stati 29 che sono saliti a 81 nei primi cinque mesi del 2014. “Si tratta in maggioranza di donne –ha detto la coordinatrice – con un’età compresa tra i 40 e i 49 anni, ma sono in aumento anche le ragazze tra i 18 e 25 anni, complessivamente i minori sono stati 11, gli anziani 7 gli uomini 3 e 4 casi hanno riguardato anche persone disabili”.

Essendo la formazione uno strumento essenziale per promuovere conoscenze, coordinare le procedure operative e per sviluppare collaborazione e motivazione nella ASL3 il 70% del personale che lavora nei pronto soccorsi, nei reparti di ostetricia e ginecologia è formato a riconoscere i segnali di violenze ed abusi, non sempre evidenti. Il prossimo autunno sarà formato il resto del personale sanitario e quello del territorio compresi i medici di medicina generale e pediatrica.

Lo scorso 27 gennaio, all’interno della ASL3, si è invece svolto il corso di formazione per gli aderenti alla task force interistituzionale “Codice Rosa”: hanno aderito oltre a medici, infermieri, psicologici, assistenti sociali, anche operatori della Prefettura, Magistratura, Forze dell’Ordine, Associazioni, Comuni, centri antiviolenza, centri di recupero.

[asl 3]

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