
PISTOIA. Non sono passati che un paio di giorni dalla pubblicazione del documento di fine mandato, a firma di nove presunte forze politiche, del Sindaco Bertinelli, che le distanze, le prese di posizione si sono sprecate come “noccioline” (si direbbe a Pistoia).
Abbiamo letto un primo comunicato del consigliere regionale Pd Massimo Baldi che rivendicava, anche, a mio dire, in modo politicamente anomalo, una lesa maestà per aver conosciuto attraverso la stampa e non direttamente dalla viva voce del Sindaco di tale documento.
Si legge di una assemblea del Pd particolarmente movimentata, dove il Bertinelli, la Bini ed altri ancora non sono certo stati leggeri l’un con l’altro.
Per arrivare al documento, firmato dalle nove (?) forze politiche verso il quale e subito dopo ci sono state le opportune prese di distanza.
Ho letto, ad esempio, che per i Verdi si è trattato di una firma solo ad evidenziare quelle due-tre cose positive che questa amministrazione avrebbe fatto, ma che non implicherebbe assolutamente una dichiarazione d’intenti per il futuro.

Mi piacerebbe, inoltre, capire su quali basi politiche l’attuale Idv di Pistoia appoggerebbe il Sindaco, vista la firma dell’assessore Elena Becheri, nonché commissaria del partito e di se stessa.
Perché un partito, per esistere, ha bisogno di una base, di iscritti almeno sufficienti per fare il “filotto” ad un circolino e non solo di una sigla.
Ed anche Rifondazione Comunista sarei curioso mi spiegasse quale ragione politica logica può far sì che loro appoggino da una parte il Sindaco, già dichiarato per il sì al referendum costituzionale, e dall’altra siano loro partecipanti attivi per il No.
Non mi sembra una questione di poco conto e nemmeno da non tenere in dovuta considerazione.
Senza considerare che la guerra per l’acqua pubblica, tanto sostenuta da quel partito, abbia prodotto, da parte del Bertinelli, solo la nomina nel Cda di Publiacqua dell’ex segretario regionale di Rifondazione Stefano Cristiano mentre il Sindaco, che aveva in campagna elettorale tuonato forte contro la privatizzazione del servizio, si sia limitato a fare in tutto il mandato solo una letterina alla Regione ed addirittura non ha votato contro l’aumento delle tariffe sull’acqua.
Come dire, la coerenza innanzitutto.
Comunque, ad una prima e superficiale analisi, il nostro comune si sta avvicinando alle prossime amministrative non certo con una situazione che definirei “rosea”.
Il Bertinelli sta cercando di “raccattare” vecchie e future alleanze in virtù di una guerra tutta interna Pd da affrontare.

In effetti il Sindaco non ha brillato di chissà quale cambio di passo o imponenti e determinate scelte politiche, anzi l’anonimato ha fatto da padrone.
Dall’altra parte, invece, ci sarebbero i “renziani”, della prima, seconda, terza ora non importa, ma loro.
Ancora non è dato sapere chi si spenderebbe dalla loro parte per combattere, per arginare il mandato bis bertinelliano, si aspetterà l’esito referendario per capire meglio a chi conviene, se i posti parlamentari rimarranno sempre abbondanti o si ridurranno.
Una cosa è certa, l’amministrazione pubblica, il voto elettorale serviranno non per scegliere la persona più giusta alla guida politica per la nostra città e per i nostri cittadini.
Ma per rappresentare un ulteriore campo di scontro tutto interno al peggior partito oggi esistente sul territorio nazionale, il Pd.

Francamente sarei anche stufo ed arrabbiato nel vedere questo ulteriore scippo democratico per beghe tutte interne Pd, per questioni di potere e di poltrone.
Come, in realtà, mi domando quali intenzioni possano avere i cittadini pistoiesi di fronte a questo ennesimo e vergognoso teatrino politico.
Avete intenzione di continuare a dare fiducia a tutto ciò?
Avete ancora paura a fare scelte diverse e siete intenzionati a dare il voto per “partito preso” nonostante le innumerevoli prese per i fondelli?
Personalmente posso dire soltanto una cosa…
Dove ci sarà il Pd, non ci sarà Michele Parronchi.
Michele Parronchi
Ex Assessore Provinciale Idv
Allora mi verrebbe voglia di votare PD!
Oh bravo, non so cosa tu aspetti.
Sarebbe la tua giusta evoluzione culturale e politica.
E confermerebbe tutto quello che ho scritto sopra.
Culturalmente mi servirebbe una maestra più di un partito politico, sono un umile autista di ambulanza. Politicamente non lo so, mi è rimasta impressa una frase di una persona che dice di far politica, mi disse che se ne fregava di dove erano stati trovati i soldi x creare un tale edificio, importante era finire la costruzione. Lui mi sembrava fosse vicino alle idee politiche del PD, ma ora ho capito che mi ero sbagliato!
Senza tante parafrasi.
Nomi, fatti ed eventuali denunce se ritieni che ci siamo illeciti.
Altrimenti sono parole da quaquaraquà
Pensavo fosse dall’inizio un quaquaraqua’? Allora mi scuso se sono intervenuto! Non si denuncia chi consideri il nulla, ma il piacere di una battuta sarcastica lascialo a noi poveri ignoranti culturalmente e politicamente inesistenti! Buona politica, naturalmente lontana dal PD
UN PO’ TROPPO SOPRA LE RIGHE…
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Gentile Parronchi,
la risposta da lei data all’amico Loppa (nomi, cognomi, indirizzi, denunce…) sembra, obiettivamente, un po’ sopra le righe, per non dire eccessiva.
D’altra parte con le sue dichiarazioni se l’è andata un po’ a cercare da sé dicendo che dove c’è Pd non ci sarà lei. Ne è proprio sicuro? Lo giura?
Quanto a quaquaraquà cosa indica il termine se non uomini che stanno al palo e non alzano mai la testa?
A tal proposito che dire del suo datore di lavoro – fra l’altro direttore di una testata e, come tale, chiamato a dare esempio di coraggio civile nell’informazione – che preferisce chinare la testa in tempi duri?
Veda un po’ qui:
(link https://www.linealibera.it/wp-content/uploads/2016/11/Commenti-a-Parronchi-IMG-20161106-WA0000.jpg)
Non le ricorda quel grande stuolo di docenti universitari, uomini di libero pensiero, che, al tempo del duce, chinarono opportunamente la testa, mentre altri (pochissimi, in verità) finirono al confino o fuori d’Italia o a Ventotene, magari tisici come Pertini?
Ma devo dire di più. Noi le pubblichiamo sempre i suoi interventi: si comporta allo stesso modo anche il suo liberale datore di lavoro con la sua Tv Libera…?
Un cordiale saluto,
Edoardo Bianchini
Gentile Direttore Bianchini,
sopra le righe mi sembrano più certe affermazioni del “suo amico”.
Cosa significa che non interessa da dove provengono i soldi?
Ci sono provenienze illecite??
E se così fosse, chi si disinteressa di una cosa così grave??
Addirittura qualcuno che fa politica??
Questo non mi sembra ne sarcasmo, ne velata ironia.
Ma un generico ” j’accuse” che deve essere spiegato e circostanziato meglio, specialmente se l’affermazione viene fatta a me che con la politica mi diletto.
Per quanto riguarda il mio datore di lavoro, è liberissimo di condividere o meno il mio pensiero.
Anzi, dal punto di vista politico, siamo spesso su lati opposti.
Del resto, avevo risposto al Bardelli, anche se lei questo non lo ha evidenziato.
Comunque rinnovo i miei ringraziamenti per la disponibilità della sua testata e le Ribadisco:
dove c’è il PD, io non ci sono.
Se non crede, che dire.
LA STORIA NON VUOLE STORIE, DICEVA MONTALE
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Parronchi, quel “suo amico”, in enfasi virgolettata, la dice lunga per chi sa leggere attraverso le parole.
Loppa è mio amico, ma prima ancora è un lettore: e come tale io lo rispetto, in primis – Sa? Il mestiere non è acqua: né quello di filologo, né quello di professionista dell’informazione che non si appende né agli opportunismi del momento, né alla gloriosa, ma improbabile, parola di Dio o del suo vicario in terra.
Altro “non appulcro”, direbbe Dante. Ognuno fa le sue scelte: c’è chi è cane da guardia della politica (e ad essa si adegua per non perdere treni come opportunità e prebende) e chi, modestamente, come me e pochi altri, fa parlare liberamente lei(Parronchi) e il “mio amico” (Loppa).
Ma questi non ricevono attestati di benemerenza dal Prefetto e non sono applauditi mai: prendono solo querele e rinvii a giudizio.
Io onestamente preferisco così perché, vede?, le “medaglie” ci sono di due tipi: quelle di latta e quelle che, come l’isola di Peter Pan, non ci sono. E sono meglio, mi creda. Pesano meno sotto ogni punto di vista.
Poi è la storia che fa la storia, non le storie che ci vengono raccontate chinando la testa e non proferendo prudentemente giudizi per paura di non riuscire a fare il proprio interesse, per quanto legittimo.
E con questo considero definitivamente chiusa la discussione: sennò, sai che palle, Parronchi!
Edoardo Bianchini