PISTOIA. Coldiretti Pistoia con i propri tecnici sta completando la fase di raccolta delle comunicazioni dei danni, delle imprese agricole, zootecniche e forestali, relativi alla bufera di vento che inizio settimana ha colpito il comprensorio montano dell’appennino pistoiese.
Molteplici sono state le segnalazioni relative ad alberi abbattuti, ed in alcuni casi anche danni a annessi agricoli, stalle, silos.
La stima di danni che verrà quantificata nei prossimi giorni riporta l’orologio della memoria al cinque marzo del 2015 quando la bufera di vento creo sconquasso in tutta la piana pistoiese e nel pesciatino.
È proprio in riferimento all’accaduto ci si ritorna a interrogarsi come mai non vi sia stato il riconoscimento della calamità naturale così evidente e conclamata. In quel caso furono oltre duecento i milioni di danni denunciati su base provinciale e molti dei quali difficili da quantificare in quanto le piante solo con il tempo hanno mostrato i veri segni della devastazione subita.
E molti anni ancora ci vorranno per riformare branche rotte dal vento su piante di pregio come conifere, magnolie etc. Ma vi furono anche serre scoperchiate, e strutture tubolari completamente distrutte sino ad arrivare a capannoni e ricoveri attrezzi abbattuti.
In questi giorni è in scadenza anche la domanda per il riconoscimento dell’accesso ai danni per la calamità naturale che l’introduzione del cinipide galligeno del castagno ha provocato sui castagneti provinciali.
Il Decreto Ministeriale del 18 novembre 2015 dichiara la eccezionalità dell’infestazione del cinipide e concede i benefici del D. lgs. 102/2004 in ordine alla possibilità di accesso ai benefici per la calamità naturale. La scadenza per presentare le domande è il 16 gennaio 2016.
Possono presentare i domanda i castanicoltori ricadenti nei comuni di Marliana, Pistoia, Piteglio, Sambuca Pistoiese, San Marcello Pistoiese che abbiano avuto un danno di almeno il 30 per cento della produzione media dei tre anni precedenti (2010,2011,2012).
[coldiretti pistoia]
